Per Erica Bain (Jodie Foster), le strade di New York sono la sua casa e il suo lavoro: condivide i suoni e le storie della sua amata città con il pubblico radiofonico del programma “Street Walk”. Di notte, torna a casa dall’amore della sua vita, il fidanzato David Kirmani (Naven Andrews). Ma tutto ciò che Erica conosce e ama le viene strappato via durante una tragica notte, quando lei e David subiscono una aggressione, in seguito alla quale David muore e lei viene ferita gravemente.Anche se il corpo martoriato si riprende , le ferite più profonde non si rimarginano, come il dolore per la perdita di David  e soprattutto una paura che le attanaglia la gola a ogni passo. Le strade della città che un tempo amava percorrere, anche i luoghi che le erano più cari e familiari, ora le appaiono estranee e minacciose. Quando la paura diventa un fardello troppo pesante da sopportare, Erica decide di armarsi per combatterla. La pistola diventa un mezzo tangibile per proteggersi da un nemico invisibile… o almeno così crede.La due volte premio Oscar Jodie Foster (Il silenzio degli innocenti, Sotto accusa) e il candidato all’Oscar Terrence Howard (Crash) sono i protagonisti de Il Buio nell’anima. Il film è diretto dal premio Oscar Neil Jordan (La moglie del soldato) mentre le musiche sono del candidato all’Oscar Dario Marianelli (Orgoglio e pregiudizio).Credo che tutti noi pensiamo che ci sono limiti che non oltrepasseremo mai e persone che non saremo mai, dice Jodie Foster. Eppure non puoi sapere come potresti agire in certe circostanze. Puoi definire, a livello intellettuale, la tua etica, ma fino a che non ti confronti con una situazione estrema, che ti cambia, non puoi sapere chi potresti diventare.Il regista Neil Jordan è d’accordo. Il Buio nell’anima pone alcuni interrogativi morali di difficile soluzione. Penso che quando siamo minacciati, una parte di noi desidererebbe reagire con una sorta di brutalità primitiva, ma non lo facciamo, perché la civilizzazione ci insegna a non farlo. Così vedere qualcuno che scivola in una situazione moralmente discutibile è nel contempo affascinante e terrorizzante, dichira il regista.Nel film quella che Jordan definisce risposta ‘legale’ all’ingiustizia è incarnata dal detective della polizia di New York Sean Mercer, interpretato da Terrence Howard, che indaga su una serie di omicidi che sono collegati fra loro…e che sembrano commessi da un giustiziere. Prima di iniziare le riprese, Jodie Foster e Terrence Howard si sono impegnati nelle ricerche relative agli aspetti specifici dei loro rispettivi ruoli. Foster ha passato qualche tempo alla stazione radio NPR di Los Angeles, “solo per vedere cosa fanno”, riferisce l’attrice. Quello che mi interessava erano solo le voci. Per certi aspetti è molto intimo, ma è anche facile per loro scomparire.Neil Jordan ha collaborato con il direttore della fotografia Philippe Rousselot (In mezzo scorre il fiume) per mostrare questo cambiamento di prospettiva con la macchina da presa. La storia è espressa essenzialmente dalla protagonista, quindi volevo che il pubblico vedesse attraverso i suoi occhi e le sue emozioni, afferma il regista. In sostanza fa dondolare la macchina da presa, permettendoci di modificare la linea dell’orizzonte, e questo da l’impressione della estrema instabilità di Erica, dice Rousselot, aggiungendo di aver usato per alcune scene una luce che suggerisse l’allontanamento dalla realtà, un’atmosfera quasi da sogno.