Quando Thomas Crawford (Anthony Hopkins), ingegnere specializzato nella “meccanica della frattura”, scopre che la bella e giovane moglie Jennifer (Embeth Davidtz) ha una relazione extraconiugale, decide di ucciderla. A sorpresa Crawford subito confessa di averle sparato, venendo così arrestato e chiamato in giudizio. Ciò che appare agli occhi del rampante assistente della Procura Distreuale, Willy Beachum (Ryan Gosling), è quello che tutti definirebbero un caso scontato. Ma niente è facile come sembra. Potrà il fascino del potere influenzare la feroce ascesa al successo di Willy o peggio ancora corrompere il suo codice etico? In un teso duello fra intelletto e strategia, Crawford e Willy impareranno che dietro una facciata perfetta si può nascondere una “frattura”.Nelle sale dal 2 novembre, Il Caso Thomas Crawford, è un thriller impegnativo, che iniziando con un colpo di scena, è costretto ad un finale non banale capace di superare le aspettative del pubblico. Architettare una storia fondata sui personaggi è stata un’ottima soluzione dal momento che la loro evoluzione determinerà la soluzione del caso, soddisfacendo l’attesa dello spettatore impegnato a trovare la possibile soluzione del mistero. Il regista Gregory Hoblit lo ha definito scherzosamente un “cervellotico thriller da popcorn”. Secondo Hoblit, i personaggi “bucavano la pagina”, specialmente nella scena in cui Crawford e Willy si incontrano per la prima volta. “Quando ho letto quella scena, non vedevo l’ora di girarla”, afferma Hoblit. “Tutto il resto è generato dal confronto fra loro.  Girare quella scena in modo dinamico e creativo è stata un’esperienza memorabile nei miei 25 anni di carriera”.   Lo sceneggiatore Glenn Gers ha costruito il personaggio di Thomas Crawford ispirandosi a quelli della tragedia greca. “Pensa di poter riuscire, grazie alla sua intelligenza, ad eludere la legge, e per qualche tempo ci riesce in modo sorprendente, ma poi il crimine da lui compiuto inizia a perseguitarlo e alla fine viene tradito dalla sua stessa arroganza”. Il film appare come una partita a scacchi, in cui l’adulto esperto, che ha pianificato ogni possibile mossa dall’inizio alla fine, si scontra con il giovane passionale. Un giovane che, come in un viaggio iniziatico, confrontandosi con i propri limiti affronterà sé stesso. Nonostante l’interpretazione di Anthony Hopkins sia impeccabbile ed affascinante, l’aver interpretato in passato il killer seriale Hannibal Lecter in questo caso risulterà un limite per l’attore. Non a caso, nel personaggio flemmatico e imperturbabile di Thomas Crawford, ritroviamo alcune di quelle carratteristiche che resero celebre l’icona di Hannibal.