In un’elezione cruciale per il futuro del paese, la Serbia ha scelto il partito liberaldemocratico e filoeuropeo del presidente della repubblica Boris Tadic. I liberali hanno ottenuto il 39 per cento di voti, dieci punti di vantaggio sul partito ultranazionalista di Tomislav Nikolic.  Il vero sconfitto è il blocco conservatore del primo ministro uscente Vojislav Kostunica, che ha ottenuto solo l’11 percento dei voti. Subito dopo l’annuncio della vittoria, Tadic ha respinto le accuse dell’opposizione di voler scambiare il Kossovo per un posto in Europa, confermando il suo impegno per la difesa dell’integrità territoriale del paese. Il risultato ha preso alla sprovvista analisti e
sondaggisti che davano per sicura la vittoria dei partiti antieuropei.