Mille persone al giorno abbandonano lo Zimbabwe e attraversano il fiume Limpopo per raggiungere il Sudafrica in cerca di cibo e salvezza, in quello che il New York Times descrive come un vero e proprio esodo. L’immigrazione illegale tra i due paesi non è una novità, ma nelle ultime tre settimane, dopo le controverse elezioni e le violente conseguenze che sono seguite, il flusso di persone tra i
due paesi è di molto aumentato. Il Movimento per il cambiamento democratico, la principale forza di
opposizione, ha dato i numeri di quello che il principale quotidiano sudafricano ha battezzato “lo tsunami di Mugabe”: 400 attivisti arrestati, 500 attaccati, dieci uccisi e tremila famiglie sfollate. Ancora lontana sembra la diffusione dei risultati ufficiali delle elezioni.