A placare il timore di precoci febbroni invernali è la responsabile del Dipartimento di Epidemiologia dell’Istituo Superiore di Sanità (ISS), Stefania Salmaso: l’isolamento al Policlinico San Matteo di Pavia di uno dei virus attesi per la prossima stagione in due pazienti stranieri, non comporta che la temuta influenza sia alle porte.I 2 extracomunitari in cura al San Matteo, un senegalese adulto ricoverato nel reparto malattie infettive e un bambino libanese ospitato in quello di oncoematologia, non sono cioè un “anticipo” della stagione influenzale.”Normalmente, in questo periodo – sottolinea la Salmaso – e’ ancora presto per l’avvio dell’epidemia influenzale stagionale, ma gia’ parte la ‘caccia’ per l’isolamento dei primi virus responsabili. In genere, i virus che danno l’avvio innescando l’epidemia influenzale sono di tipo A, mentre i virus di tipo B arrivano di solito a Primavera. Tuttavia – precisa l’esperta- l’isolamento sporadico di virus influenzali anche fuori stagione, e di tipo B, non e’ impossibile”. Questo perchè la stagione influenzale del Sud del mondo è iniziata molto prima e ormai quasi conclusa ed è improbabile che l’impoirtazione occasionale di virus influenzali inneschi l’epidemia stagionale.La vera influenza – avvertono gli specialisti – dovrebbe arrivare intorno alla fine di dicembre e potrebbe coinvolgere da 5 a 7 milioni di persone, ed è già arrivato il via libera alla composizione del nuovo vaccino. A dare l’ok, la Fda (Food and Drug Administration), l’ente statunitense per il controllo sui farmaci, in linea con le indicazioni dell’organizzazione mondiale della Sanità (Oms): il vaccino 2008-2009 si basa sui 3 ceppi attualemte più diffusi nell’emisfero meridionale e prevede un virus del tipo A/H1N1 Brisbane, un virus del tipo A/H3N2 Brisbane e un virus del tipo B Florida.