Le nuove cose vecchie. In sostanza il contenuto della raccolta confezionata dalla bella Irene Grandi, IreneGrandi.Hits, appena uscita con etichetta ‘Warner Music’, è questo: un doppio cd che raccoglie tutti i successi della toscanaccia over 30. Certo non si tratta di un insieme buttato lì: i trentatrè brani sono stati in parte (piccola parte, per la verità) spogliati e rivestiti, messi al sole e resi più leggeri e ragionati. Si tratta di una sorta di ritratto al passo coi tempi, l’immagine corrente di un’artista che adesso ha deciso di fare meno la ragazzaccia per darsi un aspetto più da abito scuro e lungo: Per anni ho fatto la parte della ragazzaccia rock, cantando nelle piazze. Adesso, mi va di affrontare i teatri, di propormi attraverso sonorità anche più acustiche. C’è tanto di soft nel mio repertorio e io ho sempre amato anche i lenti, da cantare magari riarrangiati con l’accompagnamento di un violoncello o di una sezione fiati Bruci la città (scritta con Francesco Bianconi dei ‘Baustelle’) è uno dei due inediti (insieme a La finestra) contenuti nel doppio cd, ed è già sbarcato in radio (dal 20 aprile): si può scorgere forse una maggiore maturità, sebbene le melodie richiamino comunque e sempre arie oramai classiche appartenenti al “buon vecchio” pop italiano (con un testo un po’ più consistente della musica, sempre ‘leggera’ e molto da radio). La novità reale sta più che altro nella veste unplugged che Irene ha dato ad alcune sue canzoni: Oltre, Bum Bum, Cose da grandi e Prima di partire per un lungo viaggio. Sono poi da sottolineare l’apprezzabile duetto con Pino Daniele in Se mi vuoi, il pianoforte di Stefano Bollani presente nel brano È solo un sogno e il remix curato da Ricky Montanari per il ben noto hit La tua ragazza sempre. E poi c’è Mina: Sono come tu mi vuoi è una delle due cover presenti nella raccolta (l’altra è “Estate” di Bruno Martino). È una canzone che mi sentivo addosso – ha dichiarato Irene – È stato Nicolò Fragile, il mio produttore, a incoraggiarmi. Lui, che ha lavorato anche con lei, le ha chiesto cosa ne pensasse. E Mina gli ha risposto che le sono sempre piaciuta. In un certo senso mi ha dato il suo benestare. Di certo sarà stata una responsabilità di non poco conto quella di sostituire la voce della cantante italiana per eccellenza in un brano che a questa appartiene, ma l’artista toscana è abituata a sopportare pesi non indifferenti. Festivalbar l’aspetta al varco, e subito dopo una tournèe che si preannuncia ricchissima, soprattutto di grandi spazi aperti (oltre al palco che condividerà in giro per l’Italia durante l’estate con gli altri artisti di grido, ci saranno infatti, tutte per lei, le arene). Il tema del viaggio, per la bella Irene, è sempre presente.