La famiglia Savage, nuovo lavoro della regista Tamara Jenkins (L’altra faccia di Beverly Hills), dipinge una delle più difficili situazioni in cui due fratelli possano venirsi a trovare: dover accudire un padre anziano, affetto da demenza ed ormai divenuto ai loro occhi un estraneo.  Avvalendosi di due attori del calibro di Laura Linney (Conta su di me) e Philip Seymour Hoffman (Truman Capote: a sangue freddo), la Jenkins affronta due argomenti che i ritmi della società moderna spesso accantonano: le case di cura per anziani e la demenza senile. Prende così forma su questi due problemi una storia toccante che vede protagonisti Wendy e Jon. Due fratelli che, dopo essere riusciti ad allontanarsi dal padre dispotico ed autoritario, hanno deciso di far divergere le proprie complicate ed insoddisfacenti vite. Lei alle prese con un lavoro sottopagato, il sogno di mettere in scena una commedia autobiografica, vive nell’inappagante ruolo di amante di un uomo sposato. Lui docente universitario di drammaturgia, impegnato nella scrittura di un saggio su Brecht, è indeciso nello sposare la fidanzata ucraina. La regista ha iniziato a vedere l’incontro-scontro di Wendy e Jon con la morte come una versione moderna di Hansel e Gretel: “un fratello ed una sorella costetti a compiere un viaggio nel mondo surreale della vecchiaia”. Così mentre Wendy si adopera nel cercare la più confortevole, e meno traumatica, sistemazione per il padre, Jon risulta più freddo e realistico. Ma entrambi, come afferma la Jenkins, sono due persone disadattate, danneggiate, il cui sviluppo si è interrotto. Nonostante abbiano raggiunto la maturità non sono ancora persone compiute. La famiglia Savage, pur trattando un tema triste, non cade nel drammatico ma mantiene un tono ironico e sarcastico. Lo spettatore si pone come occhio indiscreto che scruta un’intimità familiare scheggiata. Le peripezie di Jon e Wendy ci pongono inquietanti interrogativi dovuti all’ inevitabile immedesimazione nei protagonisti. Due fratelli che da questo viaggio dantesco, tra ospedali e case di riposo, sapranno cogliere l’importanza della famiglia. Ricevendo un impulso al cambiamento che solo la speranza potrà supportare.