L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha reso noto lunedì che le operazioni di controllo delle attività nucleari dell’Iran hanno raggiunto un “vicolo cieco”. Il rapporto sostiene che l’impasse è dovuta al rifiuto di collaborare da parte delle autorità di Teheran e alle nuove prove sui progressi nell’arricchimento dell’uranio raggiunti nella centrale di Natanz, a sud della capitale. La centrale sarebbe dotata di 3.800 centrifughe per la lavorazione dell’uranio. La conclusione dell’Aiea è
che “in mancanza di trasparenza da parte dell’Iran, l’agenzia non può fornire prove certe che nel paese non siano condotte attività nucleari segrete”.