Centottantanni in tre, circa, e li dimostrano. E se ci fosse il quarto, volato da questo mondo 27 anni or sono, supererebbero abbondantemente i duecento. Jimmy Page, Robert Plant e John Paul Jones, che insieme al figlio dello scomparso John “Bonzo” Bonham, Jason, faranno brillare per un giorno ancora il nome di una band che incarna pienamente lo spirito del rock nel senso più puro del termine: i Led Zeppelin. Qualcuno direbbe che era ora, perché nel mondo della musica prima o poi tutti tornano a farci una scappatina coi panni originali: i Police, i Genesis, gli Who sono alcuni fra i recenti esempi più illustri. Ora tocca a Moby Dick far vibrare nuovamente i suoi tom. 26 novembre, ‘Arena 02’ di Londra: ecco la data e il luogo prescelti per il ritorno. E c’è anche un significato: il tributo ad Ahmet Ertegun, ex manager della band (fu lui a lanciarla) e fondatore dell’Atlantic (storica casa discografica inglese), deceduto lo scorso anno. 125 sterline, 185 euro per essere lì, sotto il palco, e la caccia si è scatenata furente: a fare i conti aggirandosi fra le generazioni che la musica dei Led Zeppelin ha attraversato si potrebbero contare decine di milioni di appassionati, e a fronte di questi numeri c’è da giurare che il sito ahmettribute.com, sul quale bisogna registrarsi per sperare di essere sorteggiati ed ottenere l’ambitissimo ticket, verrà seppellito di contatti. Il Live Aid di Philadelphia, nel 1985, vide la prima riunione del gruppo dopo lo scioglimento conseguente la morte di John Bonham; la seconda volta fu nell’88, per il quarantesimo anniversario dell’Atlantic (qui alla batteria figurò già il figlio di Bonham). Adesso questo terzo incontro, al quale si sa per certo che parteciperanno, tra i ‘fan’, personaggi del calibro di Pete Townshend, Foreigner e Bill Wyman. Tutti devoti al rock con la R maiuscola e con le corde d’oro e le pelli rare. Mothership è il titolo del ‘best of’ che uscirà a novembre con 24 brani: se questa è la partenza di un nuovo viaggio della band c’è da aspettarsi, e come, un seguito della data londinese. Sono diverse e insistenti, infatti, le indiscrezioni secondo le quali il gruppo avrebbe pianificato un tour mondiale (un po’ come i Police) da varare all’alba del 2008. E allora ci sarebbe davvero di che spellarsi le mani e agitare le teste al tempo di Whole Lotta Love: perché non è ancora tempo dell’ultima nota.