L’Organizzazione internazionale per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), incaricata di monitorare le elezioni presidenziali russe del 2 marzo, ha rinunciato all’invio di una propria missione perché “il lavoro dei nostri osservatori sarebbe stato sottoposto a pesanti restrizioni da parte del governo russo”. La Commissione elettorale centrale russa avrebbe infatti consentito l’ingresso solo a settanta osservatori, rispetto ai quattrocento delle presidenziali di quattro anni fa, che avrebbero potuto iniziare i lavori non prima della fine di febbraio.