Luigi Tenco nasce musicalmente con una forte impronta jazzistica. Lui stesso suonava clarinetto e sax in varie formazioni e nelle sue canzoni la componente jazz è fondamentale. Per questo L’Isola in collina, la rassegna che da 16 anni omaggia Tenco nelle sue terre d’origine, ha voluto dedicare la sua prima produzione a questo aspetto specifico del mondo tenchiano.Il 19 luglio a Ricaldone, il paese in provincia di Alessandria dove Luigi Tenco è cresciuto e dove è sepolto, una grande big band di 18 elementi guidata da Felice Reggio, uno dei più apprezzati jazzisti del panorama italiano, riproporrà il repertorio di Tenco con arrangiamenti nuovi e sfavillanti dello stesso Reggio, con particolare attenzione a brani meno noti del cantautore. Alle esecuzioni si alterneranno intense letture di testi e testimonianze di Tenco, affidate ad una delle più promettenti attrici italiane, Caterina Deregibus. Dice Reggio: Il mio incontro musicale con Luigi Tenco risale a quando, ancora studente di Conservatorio, suonavo nei dancing di Torino brani come Mi sono innamorato di te o Vedrai, vedrai. Anche se sentivo che i temi erano interessanti, non avevo ancora la maturità per capire quale fosse lo spessore artistico e la vena poetica di Tenco. Poi, a quasi trent’anni di distanza, ho ritrovato un libro, comprato allora, con una raccolta di sue canzoni e, istintivamente, le ho suonate ed analizzate scoprendone la profondità sia delle melodie che dei testi. Più ascoltavo le canzoni di Tenco più coglievo nuove sfumature che mi appartenevano e mi trasmettevano emozioni; con sorpresa ho scoperto un Tenco jazzista, che suonava saxofono e clarinetto, a cui piacevano lo stesso stile jazzistico (west coast) e gli stessi artisti (Chet Baker, Paul Desmond, Gerry Mulligan, Lee Konitz) che piacciono a me. Da qui nasce l’idea di una rilettura con arrangiamenti originali per big band. Nel realizzare gli arrangiamenti ho escluso, volutamente, l’interpretazione vocale sostituendola con strumenti solisti (tromba, flicorno, saxofoni, pianoforte) per dare maggior risalto alle melodie allo stato puro, dando spazio anche all’improvvisazione. Il concerto sarà un’occasione per riscoprire, in una veste nuova, l’immenso talento e la bravura di Luigi Tenco.