Nei mesi scorsi la Serbia ha firmato l’Accordo di stabilizzazione e associazione (Asa) con l’Unione europea, primo passo per l’adesione comunitaria che, per essere ratificato, ha bisogno dell’approvazione di tutti i paesi membri. I Paesi Bassi si rifiutano però di firmare l’Asa finché la Serbia non consegnerà al Tribunale dell’Aja Ratko Mladic, comandante delle forze serbo-bosniache durante la guerra in Bosnia Erzegovina. L’Unione europea ha quindi proposto al governo serbo la firma immediata di un accordo sostitutivo, di durata temporanea, che faciliti la
cooperazione economica e politica tra Bruxelles e Belgrado, con la speranza che il veto olandese non annulli le possibilità di vittoria del filoeuropeista Boris Tadic al ballottaggio per le presidenziali serbe del prossimo 3 febbraio.