Siamo in Alto Adige. Magnifica ossessione per la scrivente che esplora i suoi angoli più suggestivi da vent’anni. Questa mattina è di scena Castel Rametz, un suggestivo  maniero di origine medievale in cima  a Maia Alta, sopra Merano. Oggi florida azienda vitivinicola della famiglia Schmid.

La storia la racconta Monika, in veste di anfitrione: prime notizie storiche risalenti  al 1269. Tra il XIV e il XV secolo di proprietà della famiglia Rametz, poi di famiglia in famiglia, dai Rametz agli Aichner, quindi ai Quaranta, ai Planta, ai Travers e ai Parravicini.

Fino al 1836 quando Francesco Flarer, professore all’Università di Pavia, lo trasforma nella propria abitazione attraverso un radicale restauro che conferisce al castello l’aspetto attuale, con torrette e merlature. Spetta a Federico Boscarolli, poi, piantare per la prima volta in Alto Adige importanti varietà d’uva come il Pinot Nero e Bianco. Da Boscarolli a Alberto Crastan gentiluomo svizzero che oltre alla vinificazione si orienta anche nel campo turistico. E’ lui che chiede nel 1970 a Karl Schmid di occuparsi della vendita del castello che finirà per essere acquistato dallo stesso Schmid, attuale proprietario del castello.

castel rametz 5Di Castel Rametz non è visitabile la parte abitata ma possiamo addentrarci prima al piano terra dove una nutrita collezione di antiche attrezzature della viticoltura ( utensili per la lavorazione del terreno, la vendemmia, la vinificazione e il trasporto dell’uva, oltre più antichi mezzi di lotta antiparassitaria) illustra lo sviluppo delle viticoltura in Alto Adige.

Non mancano nel museo le attrezzature per la coltivazione del grano e la lavorazione dei cereali. E dal 2007 viene presentata anche la tradizionale produzione dello speck con immagini e oggetti antichi. Dal museo ai sotterranei medievali che sprofondano fino al cuore della granitica collina, alle spettacolari cantine, quella che risale al XIII secolo e quella antica costruita nel XVIII secolo, totalmente in pietra.

castel rametz 1A Castel Rametz l’antico e il moderno si fondono meravigliosamente. Come i vini che qui vengono prodotti, artigianali e commerciali nello stesso tempo. Dai vigneti che incorniciano le finestre dell’antico maniero: un paesaggio familiare ed evocato. Che adesso, seduti al sole, avvolti nell’aria fresca e pulita ammiriamo: un anfiteatro ovale di vigne digradanti verso sud e difese intorno dai venti freddi e dal gelo.  www.rametz.com