Un metro e novanta per due occhi marroni e un bel po’ di capelli ricci: questo il biglietto da visita visivo del giovane esordiente Mika, volto nuovo del pop-rock. Un libanese di Beirut residente a Londra e con un cospicuo bagaglio francese portatosi via da una lunga, infantile esperienza parigina. E pure un padre statunitense. Certo, non è stato piacevole il background degli spostamenti dei quali è stato oggetto: la guerra, il padre in ostaggio, gli occhi della gente che dicono “profugo”. Proprio questi eventi, però, hanno fatto di lui una sorta di punto d’incontro di estremi diversi, un mix che ha generato l’esplosione su scala globale di una nuova immagine musicale che porta con sé particolarità personalissime e aspetti che evocano altri grandi artisti del pentagramma.

La voce che interpreta la suonatissima (sulle radio) ‘Grace Kelly’ è stata paragonata da molti a quella di Freddie Mercury, e il paragone – nonostante l’immensità vocale dell’ex leader dei ‘Queen’ e la chiara acerbità di questa nuovissima star – non pare azzardatissimo. Anche perchè la scomparsa rock star del Regno Unito proveniva da Zanzibar, quindi anche lui lontano dalla capitale inglese: sarà che nascere fuori Londra – per poi esplodere lì – è un buon biglietto da visita per la sorte, che poi ti affida al firmamento musicale mondiale.

‘Life in Cartoon Motion’ con i suoi undici brani si prepara ad essere uno degli album più venduti (o almeno più consigliati) del 2007: parla di uomini sposati che amano altri uomini (‘Billy Brown’), di ragazze un po’ troppo in carne (‘You are Beautiful’) e di miti cui assomigliare (‘Grace Kelly’). Sono tutti brani con personalissime caratteristiche, che permettono alla neostar di spaziare dall’abbandono alla speranza, dalla tristezza alla gioia. E l’omaggio al mito cinematografico del passato è già presente nei quartieri alti della classifica delle suonerie dei cellulari. Già una soddisfazione, certo: si parte dal basso.

Sanremo 2007 è stata la prima vetrina italiana per Mika, il quale potrà già raccogliere nuovi nostrani applausi – per un tempo molto più lungo: un intero concerto – il prossimo 12 aprile, al ‘Limelight’ di Milano.
Mika, però, non ha pensato proprio a tutto nel costruirsi l’immagine di stella universale. Già, perché si è scelto un nome che in Italia non può in nessun modo sottrarsi agli scherni. Così ecco che a ‘Viva Radio 2’ Fiorello & Baldini chiamano in causa il clone della giovane star libanese: Mica Cotica. Un tantino popolano, sì, pure molto romanesco, ma proprio inevitabile da battezzare