Dopo aver ricevuto ben dieci nominations all’Oscar (tra cui Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura, Miglior Attore Protagonista e Miglior Attore non Protagonista), Milk finalmente esce nelle sale italiane. La pellicola, diretta da Gus Van Sant, ripercorre gli ultimi otto anni della vita di Harvey Milk, primo omosessuale dichiarato ad avere accesso (nel 1977) ad una carica pubblica negli Stati Uniti come consigliere comunale di San Francisco. A riconsegnargli corpo e voce sul grande schermo, l’attore premio Oscar Sean Penn capace di incarnare magistralmente colui che per molti ha rappresentato una nuova figura di militante per i diritti civili (non solo dei gay).  Harvey Milk dopo aver vissuto nell’oblio a New York, decide all’età di quarant’anni si trasferisce a San Francisco con il suo nuovo compagno, Scott Smith (James Franco). In un quartiere popolare della città, i due decidono di aprire un negozio di fotografia, il Castro Camera, luogo che ben presto sarebbe diventato il punto di riferimento di tutti gli omosessuali d’America. Siamo nel 1973, Harvey Milk, ormai un attivista politico, è pronto a candidarsi per la prima volta alla carica di supervisor ma perde. Solo nel 1977, riuscirà ad ottenere l’agognata carica che gli permetterà di passare alla storia. Una storia ricca di azioni rivoluzionarie, fu Milk a lanciare (nel 1974) la prima Castro Street Fair, l’antisegnana del Gay Pride. Una storia costellata di successi, come l’abolizione della Proposition 6 che voleva bandire gli omosessuali dall’insegnamento nelle scuole pubbliche della California. Una storia che interrotta tragicamente quel fatidico 27 novembre 1978, giorno in cui Harvey Milk viene assassinato dal consigliere comunale Dan White (Josh Brolin). Ventidue anni dopo, il Time ha nominato Harvey Milk uno dei Time 100 Heroes and Icons del XX secolo. Gus Van Sant, regista di grandi successi come Will Hunting – Genio ribelle, Elephant ed il recente Paranoid Park, ripercorre con uno stile quasi documentaristico le tappe fondamentali che hanno trasformato Harvey Milk in eroe. Il tanto raccontato bacio tra Sean Penn e James Franco viene mostrato subito, già nelle prime scene, una scelta che spinge lo spettatore più “impressionabile” ad abbandonare ogni pregiudizio sul tema che il film andrà a trattare. Ce ne saranno altri di baci e con il passare dei minuti, nel buio della sala, l’avventura di Milk decolla ed appassiona. Merito di Sean Penn che attraverso gesti, voce, sorrisi e lacrime coinvolge ed emoziona. Intorno a lui ruotano altri personaggi. Tra questi spiccano l’irriconoscibile Emile Hirsch (con tanto di boccoli e occhiali), il problematico Diego Luna (nel ruolo di Jack Lira, ultimo compagno di Milk) ed il combattuto Josh Brolin.