L’Orchestra Mozart è una realtà musicale che ha trovato una posizione importante nella vita culturale del nostro Paese, in particolare di Bologna, sua sede, e dell’Emilia Romagna, una regione molto viva culturalmente. Questo è dovuto al respiro internazionale dell’Orchestra, che accoglie affermati solisti e giovani musicisti provenienti dall’Italia e da quasi tutti i Paesi europei, e all’importanza delle attività programmate. Così Claudio Abbado parla della sua Orchestra Mozart, di cui è Direttore Artistico, e che, grazie ad una appassionata dedizione, è divenuta nell’arco di tre anni una delle realtà più importanti nel panorama italiano e internazionale. La programmazione stilata per questa Stagione 2008 da Claudio Abbado evidenzia l’estrema duttilità, l’insita familiarità con un repertorio assai vasto che percorre tutta la letteratura musicale: dal Settecento ‘sacro’ di Giovan Battista Pergolesi, al gigantismo tardo romantico di Berlioz, arrivando alla contemporaneità dell’ultimo Stockhausen, con i brani del ciclo Tierkreis appositamente commissionati dall’Accademia Filarmonica di Bologna. Di straordinario rilievo sarà anche l’appuntamento conclusivo: sabato 25 ottobre, su un enorme palcoscenico allestito al PalaDozza di Bologna, insieme alla Mozart saliranno le due più importanti formazioni orchestrali giovanili italiane, l’Orchestra Cherubini e l’Orchestra Giovanile Italiana, che, dirette da Abbado, eseguiranno il Te Deum di Hector Berlioz. Ho chiesto a Riccardo Muti e a Piero Farulli – afferma il Maestro – la possibilità di unire in una grande orchestra la Mozart, la Cherubini e la Giovanile Italiana e loro hanno immediatamente accettato. Il concerto si svolgerà al PalaDozza di Bologna, che con i suoi 5000 posti potrà accogliere un pubblico molto numeroso. L’idea è quella di coinvolgere attivamente un grande numero di bambini. In Italia è di fondamentale importanza sviluppare l’insegnamento della musica nelle scuole, a tutti i livelli: ho pensato a questo concerto come un segnale concreto in questa direzione. Saranno infatti 600 bambini, provenienti da scuole elementari e medie di tutte le Provincie dell’Emilia-Romagna, a dare vita al coro di voci bianche, che Abbado ha voluto così imponente seguendo alla lettera la partitura. L’eccezionalità della serata non finisce qui: al fianco di Claudio Abbado torna Roberto Benigni, per dar nuovamente voce al Pierino e il Lupo di Sergej Prokof’ev, dopo la memorabile edizione del 1990. Racconta Benigni: Quando mi hanno detto che Claudio Abbado mi cercava credevo mi volesse per il Fidelio. Mi sono studiato il ruolo di Marcellina negli spartiti originali di Beethoven nella versione del 1805. Poi mi hanno detto che mi voleva per Pierino e il lupo che io ho già fatto circa vent’anni fa, diretto dal più grande direttore d’orchestra del mondo. Claudio Abbado si prenderà la responsabilità del confronto. Lavorare col Maestro Abbado per un cantante o un attore è una delle più grandi gioie del mondo; gli ho detto subito un “sì” di petto e visto che lui si farà prestare un’orchestra da Riccardo Muti io ho già chiamato Placido Domingo per farmi prestare il suo frac.