Una città francese, ai giorni nostri. Una donna sposata con quattro figli, Elsa. Un’ossessione, la sua. Da quando il marito, che ora se n’è andato, e ha regalato un vecchio film degli anni Quaranta, Lettera a tre mogli di Joseph Mankiewicz, Elsa non fa che guardarlo e riguardarlo. Vi si narra di una donna che manda a tre amiche una lettera in cui dichiara che è fuggita col marito di una di loro; lettera che innesca nelle tre mogli una serie di timori e tremori ma anche di appassionate riflessioni sull’amore e sul matrimonio.
Sono proprio queste ad affascinare Elsa, insoddisfatta della propria vita, così lontana da quella precedente, in cui lei era una ballerina e a cui ha rinunciato per sposarsi. Tutto torna nel ricordo: il primo bacio al futuro marito, la crisi di alcuni anni prima, rientrata prima di giungere alla separazione finale, le difficili discussioni dei coniugi sulla loro vita sessuale, il legame con i figli. Ed è assieme ai due figli più grandi che Elsa rivede il film, in un rito eccentrico ma che propizia l’analisi interiore, lo studio ravvicinato dell’esperienza d’amore in tutte le sue variabili. È un modo per capire meglio il mondo femminile, per riappropriarsi del corpo, dei suoi segreti. Forse, per cambiare il corso degli eventi…
Alice Ferney torna ai lettori con una storia a più strati, dove si riflette sul fascino del cinema esull’inafferrabilità dell’amore, attraverso i piccoli passi di un rinato pudore dei sentimenti.Un romanzo sulla forza delle relazioni amorose.
Alice FerneyParadiso coniugaleBompiani