Se nell’immaginario collettivo Parigi è la capitale dell’amore romantico, nello stesso tempo è anche il simbolo del piacere, del libertinaggio, della lussuria. Ben si collocano quindi nella Ville Lumière due mostre che esplorano attraverso la pittura aspetti diversi della sensualità nel Settecento e nell’Ottocento: “Fragonard innamorato, galante e libertino”, al Musée du Luxembourg fino al 24 gennaio 2016 e “Splendore e miseria. Immagini della prostituzione 1850-1910” al Musée d’Orsay fino al 17 gennaio 2016.
Fragonard innamorato, galante e libertino.
Musée du Luxembourg, 19 rue de Vaugirard, 75006 Parigi
Dal 16 settembre 2015 al 24 gennaio 2016

Il diciottesimo secolo fu, secondo i fratelli Goncourt, quello della seduzione e dell’intrigo amoroso, di cui Jean-Honoré Fragonard (1732-1806) è stato il principale illustratore.
L’ispirazione amorosa percorre l’opera del «divino Frago», dalle composizioni campestri dei suoi debutti fino alle allegorie amorose che occuparono la fine della sua carriera. Mostrandosi di volta in volta galante, libertino, audacemente monellesco o al contrario aperto ad una nuova etica amorosa, prologo al romanticismo, la sua arte traversa con foga ed eleganza mezzo secolo di creazione artistica, rinnovandosi continuamente per cogliere le sottili variazioni dei sentimenti e dell’impulso amoroso.

L’approfondimento della tematica amorosa vista da Fragonard è presentato attraverso più di 80 opere prestate dalle più prestigiose collezioni d’Europa e degli USA. Il percorso non si limita ai quadri, ma illustra il prodigioso talento di Fragonard disegnatore e illustratore con i disegni che realizzò per i Racconti di La Fontaine e l’Orlando furioso dell’Ariosto. Come illustratore, Fragonard fa prova di un’audacia di cui sono testimoni le tavole per le opere «segrete» destinate agli amatori licenziosi degli anni intorno al 1760 che contribuirono a costruire l’immagine di un Fragonard libertino, pittore di boudoirs e di scene d’alcova.

Orario: Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 (il lunedì e il venerdì fino alle 21.30)
Il 24 e il 31 dicembre e il 1° gennaio aperto dalle 10 alle18
Chiuso il 25 dicembre
Biglietto d’ingresso 12 euro

Splendore e miseria. Immagini della prostituzione, 1850-1910
Musée d’Orsay, 1 Rue de la Légion d’Honneur, 75007 Parigi
Dal 22 settembre 2015 al 17 gennaio 2016

Prima grande iniziativa dedicata al tema della prostituzione, questa mostra si propone di ripercorrere il modo in cui gli artisti, francesi e non, affascinati dagli attori e dai luoghi di questo fenomeno sociale, hanno instancabilmente cercato nuovi mezzi pittorici per rappresentarne gli aspetti reali e immaginari.

Dall’Olympia di Manet a L’assenzio di Degas, dalle incursioni nelle case chiuse di Toulouse-Lautrec e Munch agli audaci ritratti di Vlaminck, Van Dongen o ancora Picasso, questa mostra intende far luce sul ruolo centrale occupato da questo universo equivoco nello sviluppo della pittura moderna. Il fenomeno è trattato anche dal punto di vista sociale e culturale attraverso la pittura dei Salon, la scultura, le arti decorative e la fotografia. Una ricca documentazione permette infine di alludere allo status ambivalente della prostituta, perennemente in bilico tra lo splendore della donna mondana e la miseria della sgualdrina.

Orario: aperto dalle 9:30 alle 18 il martedì, il mercoledì, il venerdì, il sabato e la domenica
Il giovedì dalle 9:30 alle 21:45
Chiusura ogni lunedì, il 1º maggio e il 25 dicembre
Biglietto d’ingresso 12 euro
Ambedue nel 6e Arrondissement, non distanti dai due Musei, la Guida Condé Nast Johanses raccomanda per il soggiorno due deliziosi alberghi: l’Hôtel La Belle Juliette e l’Hôtel Baume.

Chic e discreto, situato a pochi passi da Saint-Germain-des-Prés e dal Jardin du Luxembourg, l’Hôtel La Belle Juliette prende il nome da Jeanne Françoise Julie Adélaïde Bernard, meglio nota come Juliette Récamier o Madame Récamier, una famosa salottiera francese nell’epoca del Direttorio e del Primo Impero. Vivaci e colorati, gli interni del suo restaurant/bar mixano brillanti toni fucsia e rossi con un grigio distinto, creando uno spazio romantico ed intimo per cocktail, prime colazioni e tè del pomeriggio. Le suites sono decorate in rosa con mobili sobri e tessuti opulenti. La moderna Spa offre trattamenti di bellezza e benessere, terapie tradizionali cinesi e agolifting. Per rilassarsi si ha inoltre a disposizione un hammam ed una piscina interna.

Posizionato nel famoso Quartiere Latino, l’Hôtel Baume ha uno stile essenziale e senza tempo, di un’eleganza art deco. Il suo arredo è stato recentemente rinnovato con nuances verde pistacchio e marrone, un’illuminazione importante, legno e sete che sottolineano il carattere haute couture della città. Le suites ricordano i set dei film Anni ’30. Si può fare la prima colazione sul balcone e godere della vista affascinante di Parigi da camere di stile italiano. Il quartiere un tempo era abitato da intellettuali e artisti come Picasso, Giacometti, Sartre e Simone de Beauvoir, oggi vi si trovano mercati e belle boutiques. Il mitico Café Flore, a poca distanza, è una tappa obbligatoria per un aperitivo tipicamente francese: il kir royal.

Durante il soggiorno a Parigi imperdibile una serata alle Folies Bergères o al Moulin Rouge, leggendari templi del music hall dove rivivere i fasti del can-can. O anche una cena da Lapérouse, fondato nel 1766 e considerato il ristorante della Parigi libertina, interni Belle Époque, vista sull’Île de la Cité, meta di artisti come Victor Hugo, Dumas, Maupassant, Zola e De Musset, dotato di discrete stanzette private e uscita nascosta. Letture suggerite prima di partire: La Filosofia nel Boudoir di De Sade e Le relazioni pericolose di Laclos, da cui è stato tratto un eccellente film del 1988 interpretato da Glenn Close, John Malkovich, Michelle Pfeiffer Uma Thurman e Keanu Reeves con la regia di Stephen Frears. Senza dimenticare Splendori e miserie delle cortigiane di Honoré de Balzac, che indubbiamente ha ispirato il titolo della mostra del d’Orsay.

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