Diversi anni fa, quando Robert Rodriguez ha provato a buttare giù qualche idea per quella che sarebbe poi diventata la sceneggiatura di Planet Terror, pensava che avrebbe resuscitato un genere cinematografico caduto in una sorta di temporaneo letargo.  Erano anni che nessuno faceva un film sugli zombie, o morti viventi, commenta Rodriguez parlando dell’idea iniziale alla base di Planet Terror. Il visionario regista era sempre stato un grande appassionato degli zombi e dei film dell’orrore ma aveva l’intenzione di scrivere un film totalmente diverso da quelli che aveva amato sino a quel momento,  un qualcosa di assolutamente sorprendente e inaspettato. Quello che aveva in mente era un film sugli zombie che fosse però incentrato sui personaggi, caratterizzato da un ritmo frenetico e decisamente sopra le righe.  Negli anni ha continuato a dare corpo all’idea, a perfezionarla ma il blocco dello scrittore prima e l’impegno su altri film poi, hanno fatto sì che il progetto venisse accantonato per un po’. Negli anni che erano trascorsi dalla prima idea, Rodriguez aveva dato libero sfogo alla sua immaginazione infantile con la trilogia di Spy Kids e con il film campione d’incassi Sin City, tutte opere che hanno messo in luce la sua capacità di creare un mondo di fantasia diverso da qualunque cosa il pubblico avesse mai visto. 
 
Una volta libero da impegni, Rodriguez ha rimesso le mani su Planet Terror deciso ad arricchire la sua sceneggiatura di cose che non avevo mai visto in altri film. E soprattutto volevo un film che fosse incentrato sui personaggi,  commenta Rodriguez. Tra gli abitanti della minuscola ed anonima città del Texas del film di Rodriguez ci sono il proprietario di un’azienda ossessionato dal barbecue, uno sceriffo stoico e sospettoso; una ballerina di night trasformatasi in vigilante; una dottoressa dalla mano traballante che brandisce una siringa e che fugge da un marito che la picchia; un eroe misterioso che sfreccia a bordo di una minimoto, ed un paio di babysitter gemelle praticamente identiche e psicotiche. In Planet Terror, lo scetticismo non è semplicemente sospeso ma viene annullato. E come nel caso di Sin City, le storie si intrecciano e si mischiano e le circostanze toccano livelli di assurdità sfiorando l’impossibile.Rose McGowan, che interpreta Cherry, si è letteralmente innamorata delle circostanze piuttosto insolite previste dalla sceneggiatura e dai dialoghi che sono al contempo intelligenti e divertenti. All’inizio non riusciva neanche ad immaginare come fosse possibile che qualcuno pensasse di sostituire una gamba del suo personaggio con una pistola.  L’immagine della McGowan e della sua gamba-pistola è già diventata una specie di mito tra i fan dopo che è stata presentata per la prima volta al Comic-Con nel giugno del 2006.Rodriguez ha guardato i suoi film e i suoi programmi televisivi preferiti, ha consultatati amici, parenti e le persone con le quali aveva collaborato in precedenza per mettere insieme lo strabiliante e variegato cast di Planet Terror.  Marley Shelton, Bruce Willis e Quentin Tarantino avevano già lavorato con il regista in passato. A completare il cast ci sono attori che sono degli appassionati del genere tra i quali Naveen Andrews, Michael Biehn e Jeff Fahey. Tom Savini, uno dei padri fondatori del trucco nel genere horror interpreta il vice sceriffo Tolo.  Rebel Rodriguez, il figlio di Rodriguez, interpreta Tony, mentre Elise ed Electra Avellan, le nipoti del regista,  debuttano interpretando le due babysitter gemelle.  Freddy Rodriguez, che ha una formazione da ballerino, è stato più che felice di interpretare un ruolo per il quale doveva fare anche da controfigura. E’ stato un lavoro molto fisico, commenta Rodriguez.  Forse è stato il film più fisico che abbia mai interpretato. Non ho mai lavorato in un film d’azione e ho dovuto faticare parecchio per fare le cose come si deve. Mi sono divertito molto nelle sequenze d’azione perché per me sono un’assoluta novità.