Marina Cacciotti (85 anni), Valeria De Franciscis (93 anni), Grazia Cesarini Sforza (90 anni), Maria Calì (87 anni), sono le arzille vecchiette protagoniste di Pranzo di Ferragosto, pellicola ambiziosa del maturo esordiente Gianni Di Gregorio, regista e attore, nonchè sceneggiatore di Matteo Garrone. Gianni, un uomo di mezz’età, figlio unico di madre vedova, vive con questa in una vecchia casa nel centro di Roma. Tiranneggiato da lei, nobildonna decaduta, trascina le sue giornate fra le faccende domestiche e l’osteria. Il giorno prima di Ferragosto l’amministratore del condominio gli propone di tenere in casa la propria mamma per i due giorni in cui lui sar assente. In cambio gli scalerà i debiti accumulati in anni sulle spese condominiali. Gianni è costretto ad accettare. A tradimento, l’amministratore si presenta, oltre che con la madre, con la zia che non sa dove “collocare”. Gianni, travolto e annichilito dallo scontro fra i potenti caratteri delle tre signore, si adopera eroicamente per farle contente. In seguito ad un malore, chiama un amico medico che lo tranquillizza ma, implacabile, gli lascia anche lui la sua vecchia madre perché è di turno in ospedale. Gianni passa ventiquattr’ore d’inferno. Quando arriva il sospirato momento del congedo però le signore cambiano le carte in tavola… Pranzo di Ferragosto è una pellicola toccante, definita dallo stesso regista autobiografica : «Sono figlio unico di madre vedova, ho dovuto misurarmi per lunghi anni, da solo (moglie e figlie si erano dileguate per istinto di sopravvivenza) con mia madre, personaggio di soverchiante personalità, circondato dal suo mondo. Pur se provato, ho conosciuto e amato la ricchezza, la vitalità e la potenza dell’universo dei “vecchi” ». Il film porta sullo schermo dei personaggi spontanei come il Vichingo (all’anagrafe Luigi Marchetti), amico d’infanzia del regista, Marina Cacciotti, Valeria De Franciscis, Grazia Cesarini Sforza, Maria Calì, signore che non avevano mai recitato prima d’ora, scelte tra le decine di donne del Centro Anziani di Ostia, in base alla forza della loro personalità.