Se n’è accorto chiunque, dovunque. Luciano Pavarotti ha chiuso gli occhi, ha chiuso la bocca. Il mondo ha perso un uomo importante per l’arte, e dentro il mondo il microcosmo musicale ha perso una stella, la più grande, e tutte le stelle minori sentono che adesso manca, manca e come. Lo hanno detto, qualcuno lo ha scritto. Dall’Arena di Verona, dove era montato il palco sul quale si è svolta l’ultima serata del Festivalbar, Zucchero ha invitato i quindicimila presenti ad accendere telefonini e accendini: Vorrei che l’Arena si incendiasse delle vostre luci per Luciano. Poi ha regalato Occhi. Io ho avuto il privilegio di sentirlo cantare a due metri da me. E quello che ho sentito non mi sembrava di questo mondo. Sono parole di Luciano Ligabue, presenti sul suo sito, e rendono chiara l’idea del rispetto e della magnificenza che questo straordinario personaggio suscitava negli addetti ai lavori del mondo che dominava. Il sito di Ligabue rimanda, in calce alle parole che rendono omaggio al maestro scomparso, al racconto Lucianone e Lucianino presente nel libro dell’artista emiliano Fuori e dentro il borgo (1997), dove racconta l’esperienza del palco diviso col grande tenore, esperienza dipinta come quasi sconvolgente. Una forza della natura lo ha definito Bono Vox, leader degli U2, e come lui tutti i più grandi artisti del panorama musicale mondiale lo hanno salutato con le espressioni dovute: da Eric Clapton a Joan Osborne ad Andrea Bocelli a Elton John le parole hanno accarezzato il ricordo. Modena lo ha abbracciato, così come l’Italia intera, che insieme al globo lo ha definito un patrimonio. Il ricordo non verrà cancellato: le registrazioni, i video, il web continueranno a farlo vivere. I detrattori hanno parlato male delle sue performance oltre i templi, di quella voglia di far scendere la lirica dal palco, di offrire le potenti estensioni vocali al pop, ma senza questa intuizione questa forma d’arte sarebbe probabilmente rimasta confinata entro le labbra di selezionati palati. Se Luciano è stato definito Big è anche perché è riuscito ad abbracciare tutti grazie alla sua vita spesa bene per la musica, come lui stesso ha dichiarato. E dopo la furtiva lacrima il palco non si chiuderà.