La retrospettiva Questi fantasmi: cinema italiano ritrovato (1946-1975), che ha riscosso un grandissimo successo alla 65ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, giunge a Roma, al Cinema Trevi, sede espositiva della Cineteca Nazionale, in una ricca e stimolante selezione.  La retrospettiva, realizzata dalla Mostra di Venezia in co-produzione con il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale e curata da Tatti Sanguineti e Sergio Toffetti, è imperniata su opere spesso trascurate del trentennio più fiammeggiante della storia del nostro cinema: gli anni tra il 1946 e il 1975.  Le esplorazioni di cineteche e archivi, infatti, producono una ricchezza straordinaria di titoli da riscoprire e a volte “scoop filologici”, con ritrovamenti di tagli inediti di opere importanti, come le scene inedite in programma da Lo sceicco bianco di Fellini. Tra i molti titoli si segnalano gli “antineorealisti” Un uomo ritorna di Max Neufeld e La città dolente di Mario Bonnard, il “noir” Una lettera all’alba, con una Milano nera tratteggiata da Giorgio Bianchi come una dura e fredda metropoli americana, il “film sulle rovine” Il cielo è rosso di Claudio Gora, due straordinari “Zampa”: l’amaro apologo di Anni difficili e lo struggente ritratto di Napoli Processo alla città, ricostruzione di un caso di camorra, con Amedeo Nazzari; e ancora La donna del giorno di Maselli, esordio da protagonista di Virna Lisi, La bella di Lodi di Mario Missiroli, tratto da Arbasino, La cuccagna di Salce, protagonista Luigi Tenco, i musicali Tutto è musica! di Modugno e Orfeo9 di Tito Schipa jr., gli anni ’60 di Pelle viva di Giuseppe Fina e Smog di Franco Rossi, e poi ancora, datati ’68, Toh, è morta la nonna!, divertissement di Monicelli sulla contestazione, e il capolavoro di Carmelo Bene Nostra Signora dei Turchi, di cui la Cineteca Nazionale ha realizzato una versione lunga con due lunghe scene inedite rinvenute nei propri archivi.  La rassegna è punteggiata da incontri con gli autori e i testimoni di questo cinema. Il programma dettagliato su www.fondazionecsc.it