Le associazioni che rappresentano gli agricoltori argentini hanno rifiutato il piano d’intervento proposto dal governo di Cristina Fernandez de Kirchner, giudicandolo insufficiente e hanno deciso di riprendere gli scioperi e le manifestazioni, che durano ormai da 19 giorni. Il governo ha dichiarato che non ha intenzione di fare ulteriori concessioni agli agricoltori. Nella proposta presentata ai sindacati l’esecutivo si è impegnato ad aiutare economicamente i piccoli e medi produttori agrari, ma ha detto che non farà marcia indietro sul nuovo sistema di tassazione per le esportazioni di grano. La capitale
Buenos Aires e molte altre città del paese sono bloccate dalle proteste.