Una stanza. Tre poltrone. Elettricità. Due donne e un uomo. Stanno molto male. Sono davvero nei guai. Sono finiti all’ inferno? O ci sono sempre stati? Leonora , Irma e Marcin mettono in atto un dramma fatto di dinamiche malate. Di aggressività. Di ricatti e disperati meccanismi seduttivi. Si alternano nel ruolo di vittime e di carnefici, ognuno cercando nell’ altro una giustificazione , il senso della propria vita. E sopratutto della propria morte . Immaginano un futuro di sofferenza e di pene infernali , ma il presente sembra essere molto peggio.Siamo condannati ad essere liberi. Ma raramente riusciamo ad assumercene la responsabilità. Preferiamo sprofondare nel nostro inferno personale di rabbia, ansia ,paura, relazioni malsane , dipendenze, identificazioni ,giudizi e violenze di ogni tipo. Ci sentiamo più a nostro agio nel consolidato vortice nevrotico delle ipotesi piuttosto che affrontando l’ oscuro spazio della libertà. Della vita così com’è. Non c’è alcun inferno , secondo Sartre , alcuna porta chiusa. Ma gli esseri umani preferiscono illudersi che ci sia. TEATRO TRASTEVEREVia Jacopa de’Settesoli 3 – 00153 RomaOrari spettacolo – Feriali ore 21; domenica ore 18Biglietti: 13 euro intero, 10 euro ridotto, 2 euro tesserainfo@teatrotrastevere.it www.teatrotrastevere.it Dal 19 al 24 febbraio 2013Sempre
Liberamente tratto da
“Porta Chiusa” di J. P. SartreRegia: Stefano Romani