Più di 120 persone sono state uccise (il bilancio è ancora provvisorio) dalla serie di onde anomale provocate dal terremoto di magnitudo 8.0 della scala Richter che ha colpito il Pacifico del sud. Sono almeno cento le vittime nelle isole Samoa, dove sono stati distrutti numerosi villaggi turistici e hotel. Altre 19 persone sono morte nelle Samoa americane e dieci nell’isola di Niuatoputapu, a nord dell’isola di Tonga. Secondo quanto riporta un sito d’informazione della Nuova Zelanda, i testimoni presenti hanno definito “inimmaginabile” la devastazione provocata dallo tsunami nelle Samoa. La marina neozelandese si è mobilitata per cercare i superstiti e per portare i primi soccorsi nell’arcipelago.