I cambiamenti ormonali correlati alla menopausa possono causare un aumento del tessuto adiposo, che a sua volto può determinare un rischio aumentato di disturbi metabolici, tra cui malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.

Alcuni preparati di origine vegetale (botanicals), associati a una dieta ipocalorica, possono contrastare la disfunzione del tessuto adiposo. Tra questi, il tè verde (Camellia sinensis, Theaceae) è in grado di influire positivamente sull’equilibrio energetico e ormonale e contiene catechine che hanno dimostrato di aumentare l’ossidazione dei grassi ed effetti anti-obesità, nonché di migliorato il metabolismo dei lipidi e del glucosio.

Un recente studio randomizzato in doppio cieco controllato con placebo ha valutato in modo specifico gli effetti della supplementazione per 60 giorni di un estratto di tè verde sulla disfunzione del tessuto adiposo in donne sedentarie in sovrappeso o con obesità di primo grado (lieve) in fase di post-menopausa.

Lo studio è stato condotto presso l’Unità di Dietetica e Metabolismo dell’Istituto Santa Margherita dell’Università degli Studi di Pavia; vi hanno partecipato donne in post-menopausa, in sovrappeso o con obesità lieve, senza malattie cardiovascolari pregresse, né patologie epatiche, renali e tiroidee evidenti, non sottoposte a terapia con farmaci in grado di influenzare il metabolismo del glucosio o dei lipidi. Sono state reclutate 28 donne, 14 per ciascun gruppo.

Le partecipanti al gruppo sperimentale hanno assunto 2 capsule/die da 150 mg di un estratto di tè verde contenente catechine, epigallocatechina-3-O-gallato e caffeina; quelle del gruppo placebo hanno assunto componenti alimentari inattivi. Durante la sperimentazione le partecipanti hanno consumato una dieta ipocalorica. Per valutare il senso di fame e di sazietà è stata utilizzata una scala analogico-visiva (VAS).
I campioni di sangue (glucosio e lipidi, marcatori infiammatori, funzionalità epatica e renale, lo stato ormonale relativo alla sazietà catecolamine circolanti) e di urina delle 24 ore, le misure antropometriche, la composizione corporea, il volume del tessuto adiposo viscerale (IVA) e il rapporto di scambio respiratorio (quoziente respiratorio) sono stati ottenuti al basale, dopo 30 e 60 giorni. Sono stati registrati anche gli eventi avversi.

Rispetto al basale, il gruppo tè verde ha registrato una diminuzione significativa dei seguenti parametri: rapporto di scambio respiratorio (P < 0,0001), insulina (P = 0,007), valutazione del modello di omeostasi (P = 0,01), circonferenza vita (P < 0,0001), tessuto adiposo viscerale (P = 0,0008), massa grassa (P < 0,0001), percentuale di carboidrati, (P < 0. 0001) e proteina C-reattiva (P = 0,007) e un aumento significativo di adiponectina (P = 0,02), noradrenalina (P = 0,001), dispendio energetico a riposo (P = 0,006), percentuale di ossidazione lipidica (P < 0,0001) e rapporto adiponectina/leptina (P = 0,0001).

Nel gruppo placebo sono stati registrati una diminuzione della circonferenza vita (P = 0,02) e un aumento statisticamente significativo del rapporto adiponectina/leptina (P = 0,04) dopo 60 giorni. L’articolo non indica se i partecipanti abbiano riportato eventi avversi. Gli autori concludono che il tè verde ha benefici significativi in questo gruppo di popolazione, riducendo il peso e i marcatori di grasso corporeo. Un punto di forza dello studio è che gli autori hanno analizzato una serie di fattori che possono determinare la perdita di peso e la variazione della composizione corporea.

Tra le limitazioni, l’utilizzo di una popolazione specifica di individui in sovrappeso e obesi e il numero ridotto di partecipanti. Sono pertanto necessarie ulteriori ricerche con popolazioni diverse e con un numero maggiore di partecipanti.

Fonte: Rondanelli M, Gasparri C, Perna S, et al. A 60-day green tea extract supplementation counteracts the dysfunction of adipose tissue in overweight post-menopausal and class I obese women. Nutrients. December 2022;14(24):5209. doi:10.3390/nu14245209.

FONTE: L’ERBORISTA