Un bambino ancora senza nome dopo alcune settimane dalla nascita. Questo lo spunto da cui Fran Healy ha tratto il nome dell’ultimo album della sua band. Healy è il cantante, mentre gli altri componenti del gruppo sono Dougie Payne (al basso) Andy Dunlop (chitarra, tastiere, banjo) e Neil Primerose (batteria e percussioni): scozzesi di Glasgow, hanno dato vita a una delle band pop/rock più in luce degli ultimi tempi (in voga da più di 10 anni), i ‘Travis’. ‘The boy with no name’ è il nome di questa ultima loro fatica, mentre Clay è il nome del piccolo nato dal cantante e dalla sua compagna: un nome ‘fortunatamente’ arrivato in ritardo.

‘Closer’ è il singolo che ha anticipato l’uscita del disco, avvenuto lo scorso 4 maggio. Chitarre, batteria cadenzata, suoni lunghi, falsetto: una ricetta meditata, più rilassata. E sono sensazioni, queste che emergono dal nuovo brano, confermate dallo stesso Fran Healy, che ha ammesso di aver ritrovato una dimensione più ragionata dopo il ‘confuso’ – per così dire – ’12 Memories’, album del 2003 che ha affrontato per la prima volta (da parte loro) tematiche politiche – il che è derivato anche dalla tragedia dell’11 settembre 2001, evento che ha portato il cantante ad abbandonare la sua posizione notoriamente apolitica per affacciarsi su un universo decisamente più controverso.

Brian Eno è stata la chiave per rimettere insieme le idee e ripartire in maniera più ragionata e meno complessa, almeno rispetto al lavoro realizzato in precedenza. Il musicista e produttore storico degli U2, infatti, ha dato una mano alla band, perlomeno sotto il profilo psicologico (ma anche condividendo per qualche tempo uno studio di registrazione con il gruppo scozzese). “È stato un po’ come andare dal fisioterapista – ha dichiarato soddisfatto Healy – eravamo rattrappiti e Brian ci ha rimesso in sesto”. In effetti dal nuovo lavoro emerge un maggior senso della misura, e l’aria che avvolge i brani che compongono il disco pare essere più ottimista, oltre che più melodica.

‘My Eyes’ è l’unico brano ispirato alla paternità: per il resto il disco si occupa di relazioni umane, con un omaggio anche alla città d’adozione di Healy, New York: “New Amsterdam” si chiama il pezzo, e secondo lo stesso cantante è più che un inno alla grande mela. Il tutto, comunque, è già un successo, almeno stando alle novità provenienti dal mondo dei cellulari: sui nuovi telefonini Nokia N70, infatti, ‘Closer’ è già in memoria, insieme ad altri quattro brani di catalogo. Potenza dell’etere…