Dopo aver ricevuto il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, The Wrestler sbarca nelle sale italiane. Il film diretto da Darren Aronofsky (Requiem for a dream, The Fountain) segna il ritorno sul grande schermo di Mickey Rourke. Accolta calorosamente da critica  e pubblico, la toccante interpretazione di Randy “The Ram” Robinson è valsa all’attore il Bafta e il Golden Globe come miglior attore protagonista.La pellicola racconta la storia di un westler professionista, divenuto famoso negli anni ’80, che, a distanza di vent’anni dai “giorni di gloria”, continua ad esibirsi, non più nelle grandi arene, ma  nelle palestre dei licei seguito ormai da pochi fedeli fans. Al termine di un combattimento Randy viene colto da un infarto che lo allontanerà dai ring. Costretto a lasciare il suo “mondo”, Randy comincia a riflettere sulla sua vita (costellata di fallimenti e prossima al baratro). Così tenta di riallacciare i rapporti con la figlia (Eva Rachel Wood) e dichiara il suo amore ad una spogliarellista (Marisa Tomei) non più giovanissima. Ma la voglia di tornare a combattere è troppo forte. Non soddisfatto della “vita normale” lontano dal ring, riuscirà questo moderno anti-eroe  a riscattarsi nell’unico modo (combattendo) e “mondo” (il wrestling) che lo accetta e lo riconosce come l’unico e inconfondibile “The Ram”.“Nessuno aveva mai pensato seriamente di girare una pellicola sul wrestling. The Wrestler non è solo un film su un atleta, su uno sport ma è soprattutto la storia di un uomo.” Continua Darren Aronofsky: “Avevo bisogno di un attore disposto a sacrificarsi e a trasformarsi nel personaggio.” Mickey Rourke è riuscito nell’impresa. L’attore per entrare nel ruolo, oltre ad aver “filtrato il personaggio”, ha fatto ricorso anche al proprio passato. La scena iniziale, in cui Mickey è a lungo di spalle, non solo introduce il personaggio ma genera nello spettatore tensione e curiosità per il ritorno al cinema dell’attore che, come ha dichierato il regista: “in alcuni momenti l’ho semplicemente seguito con la macchina da presa”.