Il Partito per la giustizia e lo sviluppo (Akp), attualmente al governo, sarà processato per “attività
antilaiche”. Lo ha deciso lunedì la corte costituzionale di Ankara, che ha formalmente accettato la richiesta avanzata il 14 marzo scorso dal procuratore della cassazione, Abdurrahman Yalcinkaya, secondo cui l’Akp e i suoi dirigenti si sono resi responsabili di provvedimenti che minano il principio di secolarità, sancito dalla costituzione turca. Il rischio dunque, è che si apra un periodo di grave crisi istituzionale, che potrebbe coinvolgere anche l’esercito, da sempre guardiano del principio di laicità dello stato, e le forze di polizia, che negli ultimi anni sono state egemonizzate dal partito del premier Recep Tayyip Erdogan.