Settimana ricca di interessanti nuove uscite al cinema. Si parte con Non lasciarmi di Mark Romanek, film tratto dall’acclamato romanzo Quel che resta del giorno di Kazuo Ishiguro, passando attraverso il thriller Frozen scritto e diretto da Adam Green, per concludere con il visionario Suker Punch di Zack Snyder.Mark Romanek firma la regia di Non lasciarmi, adattamento cinematografico del romanzo Quel che resta del giorno di Kazuo Ishiguro. Scritto nel 2005, il libro di Ishiguro è stato definito dalla critica come uno dei migliori dello scorso decennio. Tematiche di questa struggente e angosciosa storia sono: l’amore, il sacrificio, il destino e la morte. Così il regista tratteggia, attraverso gli occhi di tre giovani, un ipotetico mondo in cui l’umanità a imparato a clonarsi. Lo spettatore, in rapporto empatico, segue le vicende dall’infazia alla giovenizza di questi tre “eroi” (come loro tanti altri) frutto della clonazione e il cui unico motivo di essere al mondo è quello di fungere da donatori di organi. Carey Mulligan, Andrew Garfield, Keira Knightley riescono nel difficile compito di trasportare dalla carta allo schermo questi tre complessi personaggi.Di altra natura la (dis)avventura dei tre amici protagonisti di Frozen di Adam Green: restare sospesi su una seggiovia a 30 metri di altezza al gelo e con un branco di lupi affamati ad attendere la loro improbabile quanto complicata discesa. Un film, definito dal regista di Hatchet “di sopravvivenza”, in cui la tensione attanaglia lo spettatore dall’inizio alla fine. Infatti ciò che Green ha cercato di ottenere, attraverso un realismo delle riprese (e non, secondo noi, dell’improbabile vicenda narrata), è “che il pubblico provasse una paura reale e primordiale, unita al terrore, alla suspance e anche alla speranza”. Kevin Zegers, Shawn Ashmore, Emma Bell sono i tre protagonisti che tra colpi di scena, funambolismi e congelamenti cercheranno a tutti i costi di sfuggire ad un incubo in cui la parola fine può avere diversi significati.Dopo 300 e Watchmen, Zack Snyder torna con il suo inconfondibile stile. Sucker Punch, questo il titolo del suo utilmo film, è un “fantasy d’azione” in cui protagonista è appunto la fantasia e il suo potere liberatorio. Babydoll è l’eroina (acconciata come una lolita uscita da un manga giapponese) della pellicola che per evadere da una realtà manicomiale ne crea una parallela a metà strada tra una casa d’appuntamenti e un carcere. Un luogo frutto della mente dal quale fuggire con l’aiuto di altre ragazze. Sequenze in slow-motion, fotografia in stile fumetto, intreccio che ricorda un videogame e colonna sonora coinvolgente sono gli elementi che caratterizzano Sucker Punch, che potrà sia affascinare che risultare noioso e ripetitivo, e che lo stesso Snyder definisce “frutto di una evoluzione. Sono stato ispirato dall’arte fantasy e da riviste come Heavy Metal, con l’aggiunta di ‘Twilight Zone’ e degli scritti di Richard Bach”.




