Comincia oggi il secondo giorno di proteste nella capitale Sofia. Ieri più di duemila studenti, ambientalisti e agricoltori si sono riuniti davanti al parlamento chiedendo riforme per l’istruzione superiore, sussidi statali e soprattutto le dimissioni del governo. In breve la protesta è degenerata in scontri con le forze dell’ordine che, su ordine del vicesindaco, hanno usato manganelli e lacrimogeni per disperdere la folla.  Secondo i manifestanti gli episodi di violenza sono stati preparati e pilotati dalla polizia, che ha ignorato le frange più violente della protesta per attaccare il resto del corteo. Circa 170 persone, tra cui 22 minorenni, sono state arrestate. Venti persone, tra cui sette poliziotti, sono rimaste ferite. Oggi è prevista una nuova protesta.