💊 Un mercato da miliardi… e un po’ di confusione

Le farmacie e gli scaffali dei supermercati traboccano di integratori: multivitaminici, sali minerali, omega-3, probiotici, vitamine D, B, C, tutto l’alfabeto in pillole.
E la domanda vera è: a cosa servono davvero?

Spoiler: non servono a compensare uno stile di vita orrendo. Se mangi male, dormi poco, e non ti muovi nemmeno per prendere il telecomando, nessuna pastiglia ti salverà. Ma in certi casi specifici, sì, possono essere utili o addirittura necessari.

👎 Quando NON servono (ma la gente li prende lo stesso)

  1. Se hai un’alimentazione variata e sana – Frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce, uova, latticini: se ti nutri come un essere umano evoluto e non come un cartone di patatine vivente, probabilmente hai giĂ  tutte le vitamine che ti servono.
  2. Per “prevenire” le malattie stagionali – No, la vitamina C non impedisce il raffreddore. E neanche 8 flaconcini di echinacea. Possono forse ridurre la durata dei sintomi, ma non sono uno scudo magico.
  3. Per “più energia” – Se sei stanco, il problema non è quasi mai una carenza vitaminica. Spoiler: potresti solo essere stressato, disidratato o mal dormiente. Gli integratori non sono Red Bull in compresse.

👍 Quando invece POSSONO servire davvero

  1. Carente di uno specifico nutriente (verificato) – Se esami del sangue evidenziano una carenza (es. ferro, vitamina D, B12), allora un integratore è utile. Ma va fatto su indicazione medica, non perché “mi sento un po’ giù”.
  2. Vegani e vegetariani rigorosi – In questi casi può esserci bisogno di vitamina B12, ferro, omega-3 da alghe o vitamina D. Ma sempre valutando con un professionista. La dieta vegetale non è una malattia, ma va pianificata.
  3. Donne in gravidanza o allattamento – Acido folico, ferro, calcio, omega-3: qui gli integratori non sono moda ma supporto reale a una condizione fisiologica. Inutile farli “fai-da-te”.
  4. Anziani o persone con malassorbimento – A certe età o con patologie specifiche, l’assorbimento di nutrienti può diminuire. In questi casi un’integrazione mirata aiuta davvero, se seguita con criterio.
  5. Sportivi ad alta intensità – Se ti alleni come un triatleta o vivi in palestra, alcune carenze possono presentarsi. Ma no, non serve l’intero scaffale di aminoacidi se fai 20 minuti di tapis roulant ogni due giorni.

⚠️ Effetti collaterali? Sì, anche le vitamine possono far danni

Il mito che “tanto male non fanno” è pericoloso.
Vitamina A in eccesso? Tossica.
Ferro senza bisogno? Disturbi intestinali e accumulo.
Magnesio a caso? Diarrea come punizione divina.

Anche le “cose naturali” possono avere effetti collaterali o interazioni con farmaci. L’unica cosa sicura senza dosaggio è l’aria. E neanche quella ultimamente.

🔍 In sintesi: serve il cervello, non la capsula

Gli integratori non sono il male assoluto, ma non sono nemmeno la risposta a ogni malessere passeggero.
In caso di dubbio, si fa un controllo medico. In caso di fame, si mangia. In caso di stress… si dorme. O si cambia lavoro. Ma prendere 14 integratori per “ritrovare la carica” è il modo più elegante per avere urina costosa.