C’è un momento, ogni anno, in cui guardi il calendario e capisci che tra tombolate, brindisi e trenini (quelli umani, non quelli su rotaia) il tuo sistema immunitario farà gli straordinari. La fila in farmacia sembra un presepe vivente, la lista regali ti guarda storto e tu tenti l’autoconvincimento: “quest’anno arrivo preparata”. Bene, facciamolo per davvero.

Capitolo 1 — Il coraggio di pianificare i vaccini)

Non c’è niente di più poco “rock” di ammettere che un ago oggi può evitarti una settimana di lamenti e tisane domani. La logica è semplice: ridurre la probabilità di ammalarti proprio quando avresti deciso di essere felice.
Le opzioni classiche (es. influenza stagionale; eventuali richiami raccomandati) si valutano con il medico o il farmacista, perché età, condizioni personali e lavoro contano. L’eroismo è sopravvalutato; la prevenzione no.
Rituale pratico: metti un promemoria in agenda, scegli un giorno senza riunioni, e trattalo come un appuntamento con te. Durata: poco. ROI: altissima dignità durante i cenoni.

Capitolo 2 — Le vitamine, senza mitologia

Prima il piatto, poi il pillolario. Verdure di stagione, agrumi, legumi, frutta secca: il corpo riconosce gli alimenti meglio degli slogan. Se sospetti carenze (es. stanchezza insolita), parlane con il medico: gli integratori servono quando servono, non quando il marketing urla.
D’inverno qualcuno valuta la vitamina D; altri puntano su B12/ferro se l’alimentazione è povera di fonti. Ma le scelte sensate si fanno con esami e professionisti, non con i reels.
Regola d’oro: mangia colori, mastica lentamente, bevi acqua come se fosse un superpotere silenzioso.

Capitolo 3 — Prevenzione quotidiana (meno glamour, più utile)

  • Sonno: è l’anti-age più democratico. Proteggi 7–8 ore come proteggeresti un regalo costoso.
  • Aria: apri le finestre, anche d’inverno. Cinque minuti di ricambio battono la sauna di virus indoor.
  • Mani: sapone, spesso. Gel quando serve. Fine della filosofia.
  • Movimento: non serve l’epica; 20–30 minuti di cammino fanno miracoli sul tono dell’umore e sull’immunità “indiretta”.
  • Stress: una cosa al giorno per te (dieci minuti contati). No, non “scrollare”: respira, scrivi due righe, stai in silenzio.
  • Party kit: acqua sempre, alcol con criterio, snack veri prima dei brindisi finti. Il corpo non è una discarica stagionale.

Capitolo 4 — Igiene sociale (limiti che salvano la festa)

Sii gentile ma chiara: “quest’anno saltiamo se non stai bene”. Portati un foulard, scegli sale arieggiate, evita di trasformare la tavola in un open-space di germi. E ricordati: dire di no è prevenzione premium.

Capitolo 5 — Il piccolo inventario di dicembre

Nella tasca interna del cappotto metti: un pacchetto di fazzoletti, gel, un analgesico/antipiretico che sai tollerare (validato dal tuo medico), una bottiglietta d’acqua. Sulla mensola: termometro funzionante. In testa: niente panico, solo buon senso.

Morale della favola: il tuo starter pack non è un’armatura, è un promemoria affettuoso. Dormi, respira, mangia bene, vaccinati se indicato, muoviti, idratati, e scegli dove mettere la tua energia. Il resto è carta regalo.