Nel 1823 la “capace e altrettanto patriottica artista Signorina Johanna Großrubatscher riceve l’incarico da parte della neocostituita società museale (Ferdinandeum) di Innsbruck di “eseguire dei disegni autentici dei portali di Castel Tirolo e di Castel San Zeno”. Tali disegni sarebbero poi serviti ai vari “studiosi dell’antichità” per meglio analizzare e interpretare questi importanti monumenti medievali, specie i portali del castello avito dei Tirolesi che in seguito alle lotte di liberazione era divenuto il “sacrario del patriotismo tirolese” (Joseph von Hormayr).
 L’incarico ottenuto ha sicuramente rappresentato un grande onore per la ventunenne artista che già in precedenza si era fatta notare con i suoi disegni di castelli del Burgraviato e della val Venosta eseguiti a mo’ di “vedute” molto dettagliate. Durante gli anni a seguire, Johanna Großrubatscher sposata von Isser si sarebbe poi dedicata a completare i suoi “ritratti” dei castelli disseminati nell’intero Tirolo storico, dal suo confine orientale nella valle dell’Inn fino alle sponde del lago di Garda. Queste opere d’arte, per la maggior parte confluite più tardi nelle raccolte della Biblioteca Nazionale di Vienna e del Ferdinandeum di Innsbruck, sono senza dubbio da considerarsi una tra le fonti primarie della ricerca locale sulla storia dei castelli.  Grazie soprattutto alla meticolosità del tratto, le sue “vedute di castelli” oggi costituiscono una preziosa fonte per la ricerca architettonico-strutturale e la tutela di questi importanti monumenti storici. Fonte alla quale attingono esaurientemente anche gli studiosi del folclore e delle tradizioni popolari, visto che l’artista spesso inserisce nei suoi disegni, per animare e caratterizzare meglio l’ambiente del soggetto, dei personaggi nell’ambito di scene per lo più riferite alle attività della vita quotidiana.  I disegni sono anche pervasi dal forte Zeitgeist del romanticismo, da una spiccata sensibilità naturalistica e da una nostalgica rievocazione del mondo medievale. Se per la mostra a Castel Tirolo dell’estate scorsa, dedicata a Joseph Ennemoser e Jakob Philipp Fallmerayer, il motto fu “Libertà (di stampa), verità e giustizia!”, il messaggio della mostra potrebbe essere “Carpe diem, cogli l’attimo e gioisci per la bellezza delle piccole cose quotidiane!”.
La mostra dedicata all’opera di Johanna von Isser-Großrubatscher permette anche di dare uno sguardo al mondo privato dell’artista improntato allo stile Biedermeier, oltre a mostrare una selezione di ritratti di castelli creati da altri artisti coevi tra cui Thomas Ender, Rudolf von Alt e Karl Spitzweg.
Castel Tirolo orario di apertura: da Martedì a Domenica dalle ore 10 alle 17, in agosto fino alle ore 18.