Avete tempo fino al prossimo 8 luglio, per visitare al Palazzo delle Esposizioni di Roma una mostra imperdibile. Una mostra che racconta una storia di dive e di nobildonne dal 1930 al 1959. Parliamo dell’allestimento dedicato al ritrattista più ambito della capitale, conteso da divi del cinema, personaggi della politica, della cultura e, soprattutto, dell’alta società, Arturo Ghergo. E’ al grande fotografo (giunto a Roma nel 1929 dalla provincia di Macerata per aprire uno studio fotografico nella centralissima via Condotti) che si affidano modelle che portano i nomi altisonanti del “gran mondo” :una giovanissima Marella Caracciolo, non ancora signora Agnelli, Consuelo Crespi, Mary Colonna, Josè del Drago, Irene Galitzine. Alle sue mani sapienti, nel magico alone  mago di una luce, avvolgente, misterica, a volte vagamente simbolica, il mondo del cinema. Le star nostrane, anche grazie al sapiente obiettivo di Ghergo, non fanno rimpiangere quelle d’oltreoceano. Da Isa Miranda a Mariella Lotti, e poi Leda Gloria, Alida Valli, Marina Berti, Assia Noris, Maria Denis, Valentina Cortese, Clara Calamai, Paola Barbara, Amedeo Nazzari, Massimo Girotti… e, nel dopoguerra e fino a tutti gli anni Cinquanta, Sophia Loren, Silvana Pampanini, Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Vittorio Gassman… In mostra anche inedite modalità espressive, sperimentate attraverso il colore, la fotografia pubblicitaria e la pittura. Ma il mutare delle mode non cambia il fotografo marchigiano che rimane fedele al suo stile. Uno stile incrollabilmente legato al culto della bellezza. Costruita con la luce, artificiosa, irreale, fantasiosa. Già nella mente dell’Artista e al di fuori del reale.