Oggi posso tranquillamente confessare che quella di lasciare alle future generazioni una testimonianza della Parigi dell’epoca in cui ho tentato di vivere è stata l’ultima delle mie preoccupazioni. Se mi fossi sistematicamente imposto una missione del genere, avrei accumulato milioni di immagini, ma in cambio di chissà quante giornate senza piacere. No: nella mia condotta non c’è mai stato nulla di premeditato. A mettermi in moto è sempre stata la luce del mattino, mai il ragionamento. Parole di Robert Doisneau, uno dei più grandi fotografi francesi, in mostra fino al 3 febbraio 2013 al Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale, Roma, con ben 200 fotografie originali. Scattate dal geniale fotografo nella Ville Lumière tra il 1934 e il 1991, offrono tematicamente i soggetti a lui più cari. Per un’emozionante passeggiata nei giardini di Parigi, lungo la Senna, per le strade del centro e della periferia, e poi nei bistrot, negli atelier di moda e nelle gallerie d’arte della capitale francese. Conosceremo il soggetto prediletto delle sue fotografie in bianco e nero: le donne, gli uomini, i bambini, gli innamorati, gli animali e il loro modo di vivere questa città senza tempo. Robert Doisneau (1912-1994) ci accompagna per le periferie di Parigi che umanista ma anche straordinaria, rivela attraverso gli scatti dinamici di Doisneau, uomini nella loro verità quotidiana, qualche volta reinventata. Il suo lavoro appare oggi come un vasto album di famiglia dove ciascuno si riconosce con emozione.