In mostra sarà possibile ammirare i pezzi più rari e preziosi provenienti dalle collezioni Serbe che, custoditi fino ad oggi all’interno di camere blindate, torneranno ad essere esposti solo dopo il 2010, quando il Museo Nazionale di Belgrado sarà di nuovo accessibile.

La mostra racconta la storia di principi e guerrieri che, tra VIII secolo a.C. e il II secolo d.C., si contesero e governarono le terre bagnate dal Danubio e dalla Stava, sulla sponda slava dell’Adriatico.
Saranno esposti i tesori principeschi realizzati tra Atene e Sparta ma anche in Magna Grecia e a Pompei, esempi di tecniche raffinatissime nella lavorazione dei metalli preziosi, dell’ambra e della ceramica, capolavori che hanno ispirato le opere di grande suggestione realizzate successivamente dagli artisti locali.

Spiccano per importanza e per magnificenza artistica i manufatti d’oreficeria come la “Maschera di Trebeniste”, destinata – come la Maschera di Agamennone – a modellare in oro le fattezze del principe, o i due vivissimi, grandi satiri in bronzo di fattura greca del IV secolo a.C., o il Tesoro accumulato in un’altura vicino al lago d’Occrida, difeso nei secoli da edifici di culto, come la chiesina altomedievale che lo ha preservato sino al rinvenimento casuale, avvenuto nel 1957.

Di fattura greca è il cosiddetto “Magnifico Cratere”, uno dei due noti al mondo, opera bronzea di grandi dimensioni che Adria ha il privilegio di esporre al pubblico. Di epoca romana sono invece il potente ritratto in bronzo del padre di Traiano e le maschere da elmo, perfette nella loro integrità e nella capacità evocativa.

Ma il pezzo che forse più colpirà il visitatore non è forgiato in materiali preziosi ma in povero ferro. Raffigura un fabbro intento a modellare il suo attrezzo da lavoro e, pur essendo uno dei reperti più antichi esposti, ci appare sorprendentemente contemporaneo per sintesi di movimento e forza.

La mostra si presenta, a tutti gli effetti, come un evento davvero eccezionale. Per la prima volta verranno esposte, al di fuori dell’ex Jugoslavia, le raccolte archeologiche del Museo Nazionale di Belgrado, autentici tesori dal valore inestimabile la cui fruizione, dopo questa mostra italiana, sarà possibile solo dopo il 2010.

Ciascuno dei 250 pezzi presentati varrebbe, da solo, un viaggio ad Adria, perchè ad essere stati concessi non sono stati i reperti minori ma i veri capolavori che – a museo funzionante – sarebbero considerati “indisponibili ai prestiti”, classificati come “reperti fondamentali del patrimonio di una Nazione”.
Senza dimenticare che Adria, città d’antica origine etrusca, ricca di storia e di tradizioni, si trova nel cuore di un territorio paesaggisticamente tra i più affascinanti d’Europa, il Parco Regionale Veneto del Delta del Po, un immenso intrico d’acque e terre, spiagge e lagune che compongono un’area naturalistica unica.

I canneti e i verdissimi coltivi del territorio tra Adige e Po stanno restituendoci le testimonianze più antiche di quella che molti definiscono come “la Mesopotamia d’Europa”: città sepolte, ville romane, edifici, grandi necropoli che ricordano come queste terre abbiano ospitato gli antichi Veneti, i Celti ma anche colonie etrusche, greche e persino siracusane.
Un itinerario, partendo proprio dal Museo Nazionale Archeologico di Adria porta a scoprire queste antichissime testimonianze e, insieme, un mondo di emozioni, dove la natura ha ancora il sapore dell’autenticità. Come il pescato di giornata che si può gustare nei casoni di paglia o nei tipici locali del posto.

Tutto questo intorno ai “Balkani”, l’appuntamento culturale che, senza timore, può essere considerato tra i maggiori di quest’anno in Europa.


BALKANI. Antiche Civiltà tra il Danubio e l’Adriatico
Museo Nazionale Archeologico di Adria
Parco del Delta del Po
via Badini, 59 – Adria (RO)
feriali e festivi 9.00-20.00
Biglietti :intero Mostra-Museo ? 6,00
ridotto Mostra-Museo ? 3,00
tel 0426 21612/71200 fax 0426 372095
info@balkani.it