Venticinque artisti newyorkesi raccontano il rapporto tra la loro comunità e la città, tramite la pittura, la scultura, la fotografia, i video e le installazioni. Per re-immaginiare il ruolo della Grande Mela in un contesto assolutamente dinamico e mutevole.Concepita da Alex Gartenfeld, curatore indipendente, scrittore ed editor residente a New York, nominato quest’anno curatore presso il Museum of Contemporary Art (MoCA) di Miami, e dal curatore britannico Sir Norman Rosenthal, “Empire State” propone artisti del calibro di Michele Abeles, Uri Aran, Darren Bader, Antoine Catala, Moyra Davey, Keith Edmier, LaToya Ruby Frazier, Dan Graham, Renée Green, Wade Guyton, Shadi Habib Allah, Jeff Koons, Nate Lowman, Daniel McDonald, Bjarne Melgaard, John Miller, Takeshi Murata, Virginia Overton, Joyce Pensato, Adrian Piper, Rob Pruitt, R. H. Quaytman, Tabor Robak, Julian Schnabel e Ryan Sullivan. Le opere esposte sono per la maggior parte frutto di nuove commissioni, integrate dai lavori più significativi eseguiti in anni recenti. 
 Pura atmosfera newyorkese quella che che si respira nelle sale del Palazzo delle Esposizioni. L’atmosfera di una città regina delle arti visive, in costante dialogo e interazione con la più eterogenea concentrazione di artisti, musei, organizzazioni, gallerie e spazi pubblici.Ma perchè Empire State? Il titolo della mostra fa riferimento da un lato all’inno hip-hop creato nel 2009 dal re del rap Jay-Z con la musicista Alicia Keys e dall’altro a Empire, un trattato sul capitalismo globale guidato dagli Stati Uniti, pubblicato nel 2000 da Antonio Negri e Michael Hardt. Inoltre, “Empire State” può per certi versi essere considerata la risposta del XXI secolo al celebre ciclo pittorico “The Course of Empire” di Thomas Cole, un artista americano nato in Inghilterra.Senso del contesto. E’ quello che “crea” la mostra “Empire State” che insieme a moltissimi eventi collaterali (New York nel cinema,Conversazioni newyorkesi,New york live) contribuisce ad alimenatare un dibattito costante. Entriamo, dunque, in questo mondo fonte di stimolo, esaltazione e piacere. Un piacere che deriva proprio dall’accostamento di opere d’arte che permette loro di illuminarsi l’un l’altra senza distruggere l’identità specifica. Succede così che uno dei particolari dialoghi a cui dà spazio la mostra è l’accostamento dei nuovi dipinti e sculture di Jeff Koons, immagini classiche che fanno parte della serie “Antiquity”, (foto a sinistra) con i dipinti di Wade Guyton creati con una stampante (foto in alto). Non vi resta che immergervi in questa “giungla di cemento in cui si creano i sogni e non c’è niente che non si possa fare”
EMPIRE STATE. ARTE A NEW YORK OGGI 23 aprile – 21 luglio 2013 Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194 – 00184 Roma  Catalogo: Skira Orari: Domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso  Informazioni e prenotazioni: Singoli, gruppi e laboratori d’arte tel. 0639967500; scuole 848082408; www.palazzoesposizioni.it  Costo del biglietto: Intero € 12,50; ridotto € 10,00. Permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni.