Eva Fischer, nata nella ex Jugoslavia il 19 novembre 1920, è l’ultima rappresentante della Scuola Romana del dopoguerra.
Dopo aver patito la seconda guerra mondiale con 34 parenti deportati, tra cui il padre, e la detenzione nel campo italiano di Vallegrande (Isola di Curzola), ottiene dei lasciapassare per lei, la madre malata ed il fratellino. Rifugiata a Bologna, collabora con i partigiani.
A Roma dal termine della guerra, stringe amicizia con i rappresentanti della cultura dell’epoca (Mafai, Pirandello, Campigli, Dalì, Picasso, Visconti, Moravia, Ehrenburg, Visconti, Carlo Levi, Chagall e tanti altri).
La sua “Fame Artistica” la farà vivere anche a Madrid, Parigi e Londra ma è di Roma e dell’Italia che Eva è innamorata.
Nelle sue 124 mostre personali esposte in tutto il mondo, la Fischer ha sempre portato con sé le emozioni ed i colori del Belpaese e del Mediterraneo. Fra le sue tematiche pittoriche, le storie di vita delle biciclette, i mercati romani, i paesaggi mediterranei, le figure, i Voli, le Scuole di Ballo.
Notevole il suo scambio con Ennio Morricone, che le ha dedicato un CD di 12 brani, dal titolo Eva Fischer Pittore.