Sculture in volo, orinatoi (ma firmati Duchamp), ferri da stiro, pianoforti rovesciati, da un lato e dall’altro Chagall, De Chirico, Duchamp, Kandinskij, Klee, Klinger, Gustave Moreau. Tutto in una volta al Vittoriano per una mastodontica mostra di oltre cinquecento opere che segnano un percorso mai seguito, quello del Dadaismo e del Surrrealismo. Per un incontro-scontro in un’intera galleria di sorprese. “Questa mostra – spiega il suo curatore Arturo Schwarz – ha il grande pregio di offrire una panoramica, probabilmente unica per la completezza e la qualità delle opere esposte, dei soli due movimenti artistici delle avanguardie storiche che, oggi più che mai, hanno conservato la loro attualità e la loro carica eversiva. Nonostante certe premesse comuni, Dadaismo e Surrealismo furono subito conflittuali: la prima essendo fondamentalmente nichilista, la seconda, al contrario, radicalmente ‘engagé’”.  Arturo Schwarz aggiunge poi come 2Dada e il Surrealismo siano stati gli unici due movimenti dell’avanguardia storica a non limitarsi a una rivoluzione visiva, ma a propugnare invece una rivoluzione culturale, nel senso maoista di “rivoluzione ininterrotta” e di abolizione dell’antinomia tra teoria e pratica… Dada e il Surrealismo suggerivano una nuova filosofia della vita”. Roma. Complesso del VittorianoDal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30; venerdì e sabato 9.30 – 23.30; domenica 9.30 -20.30.