Le Scuderie del Quirinale dedicano una mostra monografica a Giovanni Bellini (Venezia 1435-1448 circa – 1516), detto anche il “Giambellino”, artista che ha compiuto la prima vera unificazione linguistica “nazionale”.Per circa un sessantennio, Giovanni Bellini, facendo proprio e rielaborando il Rinascimento fiorentino e l’esperienza lombarda, fu il fulcro di questo rinnovamento. Prima di Leonardo, fu proprio lui l’inventore della rappresentazione dei sentimenti e della natura. Oltre all’utilizzo sapiente dell’olio da “impastare”, l’artista giungerà a lavorare la superficie pittorica con le dita (aprendo così la via a Tiziano e Giorgione).Tra le opere esposte alle Scuderie del Quirinale, troviamo la Pala di Pesaro, chiave di volta dell’arte belliniana e autentica rivoluzione (non solo per i sette metri di dimensione); le famose Madonne, che investigano il tema dell’amore tra Madre e Figlio; il Battesimo di Cristo della chiesa della Santa Corona a Vicenza, altro vertice di Bellini, così moderno da apparire l’opera di un giovane della generazione sucessiva; Allegoria sacra, una delle tavole più studiate e affascinanti del Rinascimento italiano. La mostra, a cura di Giovanni C. F. Villa e Mauro Lucco, si conclude con l’Ebrezza di Noè, “la prima opera della pittura moderna”. Scuderie del Quirinale – Roma30 settembre 2008 – 11 gennaio 2009