Inaugurato stamattina a Roma il Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo,con una tre giorni, fino al 29 maggio, e quattro mostre: “Spazio. Dalle collezioni di arte e architettura del Maxxi”; “Gino De Dominicis: l’Immortale”; “Luigi Moretti architetto. Dal razionalismo all’informale”; “Kutlug Ataman. Mesopotamian Dramaturgies”. Uno spazio architettonico, l’opera di Zaha Hadid, che imita la natura con le sue irregolarità e le sue sorprese per ricomporsi in una generale armonia visiva. Lo spazio diventa paesaggio, luogo dove le opere trovano posto in quanto eventi.Percorrendo il Maxxi si perde per un momento l’orientamento: è un ‘esperienza in cui lo spazio consueto è messo in discussione per cedere il passo ad un percorso senza direzione stabilita. Rompendo con la griglia squadrata del quartiere flaminio, il capolavoro di Zaha Hadid inventa nuovi spazi pubblici e si pone come una straordinaria macchina comunicativa.