Italiani in Vacanza nasce come fast show – un’occasione, una necessità, un’idea – e si sviluppa come uno slow project – accorpamento di opere che si sono venute concretizzando al di fuori di ogni programma in tempi diversi. Si è trattato, infatti, di incontri fortuiti che si danno ogni volta che l’artista, italiano in questo caso e non a caso, rilascia l’assillo della progettazione e dell’elaborazione, svuota la mente, va in vacanza. Da questo svuotamento, da questa vacanza, da questa caduta dell’attenzione, da questo sonno vigile, sorgono le apparizioni, le visioni incontrollate, gli incontri”. L’esposizione presenta i lavori di cinque artisti italiani: Antonio Rovaldi, Sabrina Mezzaqui, Giovanni Ozzola, Michelangelo Consani e Robert Pettena.
Le opere dei cinque artisti, non sono frutto di una ricerca specifica e predeterminata, ma visioni materializzatesi in forme fluide, come quelle offerte dalla fotografia, dal disegno e dal video, svincolate da qualsiasi programma operativo e scaturite dal vuoto e dall’altrove. L’artista le ha come messe a dimora nell’opera avendo abbassato la soglia del giudizio selettivo. L’opera così realizzata da conto di un incontro e di una meraviglia, ed è allo stesso tempo un riconoscimento, una rammemorazione, che riconduce ciascun artista a se stesso, alla propria più profonda e segreta sostanza. Il mondo nella sua estensione e nella sua apertura, e il viaggio fantastico o reale dentro di esso, sono l’occasione che permette l’emergenza della visione e la pratica di un’esperienza.  La sensibilità dell’artista è la materia molle pronta a ricevere l’impronta di quelle. La Thailandia di Antonio Rovaldi, le tavole di iscrizione di Sabrina Mezzaqui, il deserto e la notte di Giovanni Ozzola, il Peloponneso di Michelangelo Consani, la spiaggia atlantica di Robert Pettena, sono regioni dell’anima più che entità geografiche.
La storia è quella di ognuno, come lo sono la memoria e la capacità di formalizzazione sollecitate a restituire nell’immediato dell’opera – fast -, nel momentum che ciascuna opera è e che tuttavia si inscrive nell’onda lunga – slow – della reciproca coscienza di essere al mondo e nel mondo.
All’interno dello spazio espositivo la dislocazione delle opere tende a riprodurre e restituire l’esperienza iniziale che le ha rispettivamente generate.

Italiani in Vacanza
Dal 16 febbraio al 30 marzo 2008
Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea
Corso Italia, 83 – 52027 San Giovanni Valdarno
Tel. 055 91.26.283
Orari: feriali 16/19 festivi 10/12-16/19, lunedì chiuso – Ingresso: gratuito
www.casamasaccio.it