Con l’estate alle porte, è tempo di scegliere letture che non solo intrattengano ma che sappiano anche coinvolgere e emozionare profondamente. Tra i titoli più consigliati per questa stagione, spicca “La porta” di Georges Simenon, edito da Adelphi. Questo romanzo è una scelta perfetta per chi cerca una storia intensa, capace di affascinare e inquietare allo stesso tempo.

Bernard Foy, il protagonista, è un uomo profondamente segnato dalla vita. Ha perso entrambe le mani in un incidente su una mina e questa mutilazione lo ha privato non solo della sua autonomia, ma anche di una parte fondamentale della sua identità maschile. Nonostante questo, per vent’anni Bernard e sua moglie Nelly si sono amati con la stessa passione del primo incontro. Tuttavia, il suo tormento interiore cresce giorno dopo giorno.

La gelosia di Bernard non nasce solo dalla sua disabilità, ma anche dal desiderio di sapere sempre dove si trovi Nelly e cosa stia facendo. Ogni assenza di lei si traduce in un profondo malessere fisico per Bernard. Questo stato di ansia è esacerbato dalla presenza di un giovane illustratore, immobilizzato su una sedia a rotelle a causa della poliomielite, che si è trasferito nel loro stesso palazzo. Bernard, costretto a osservare il mondo dalla finestra, inizia a nutrire sospetti sempre più forti sulla relazione tra sua moglie e il giovane illustratore, soprattutto man mano che Nelly appare ogni giorno più bella e desiderabile ai suoi occhi.

La tensione cresce con l’ossessione per la porta dell’appartamento del primo piano, una soglia che Bernard non ha mai varcato. L’immaginazione di Bernard si popola di scenari che alimentano la sua angoscia, e il lettore viene trascinato in una discesa implacabile nella mente di un uomo dominato dalle sue ossessioni.

Simenon, maestro nell’esplorare le profondità psicologiche dei suoi personaggi, offre con “La porta” un ritratto magistrale di un uomo prigioniero dei propri demoni. La narrazione avvolgente e l’analisi acuta delle dinamiche emotive rendono questo romanzo una lettura indimenticabile, capace di lasciare un segno duraturo.

Georges Simenon

La porta

Adelphi