11 marzo 2016 – 5 giugno 2016
HIGHLIGHTS / VISIONS
La mostra attiva un dialogo tra opere selezionate di artisti e architetti italiani e internazionali presenti nella collezione del MAXXI intorno al tema della visione, quella capacità di osservare la realtà e trasfigurarla in una dimensione soggettiva.
Percezioni, intuizioni e utopie, rappresentano gli strumenti con cui gli artisti ci propongono la loro concezione del mondo e le possibilità di cambiarlo.
Sou Fujimoto, Michelangelo Pistoletto, Paolo Soleri, Luca Vitone, Franz West e Chen Zhen traggono ispirazione da una continua necessità di trasformazione. Le loro poetiche seppur differenti, hanno in comune la tensione verso una realtà rinnovata, in cui natura e artificio convivono in armonia.
Partendo da una percezione, gli artisti e gli architetti in mostra modificano il modo di vedere, sentire e interpretare la realtà, grazie al sostegno della scienza, della tecnologia, dell’arte, della cultura e della politica.
AMOS GITAI. Chronicle of an assassination foretold
Sabato 4 novembre 1995: il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin viene assassinato al termine di una grande manifestazione politica a Tel-Aviv da un giovane ebreo osservante. Uno dei padri fondatori dello Stato di Israele, grande uomo politico anche per i tentativi di conciliazione con i Palestinesi, ucciso dunque non da un terrorista arabo ma da un ebreo ultraortodosso.
Il progetto di Gitai per il MAXXI nasce dal film presentato nella sua versione integrale alla mostra del cinema di Venezia, Rabin the Last Day, concepito non solo come un omaggio a Itzhak Rabin a vent’anni dalla sua morte, ma anche come un tentativo di ritrarre la crescente crisi della società israeliana di oggi.
In mostra al MAXXI cinque proiezioni video, tra cui alcuni estratti del film, fotografie e documenti che ne raccontano la realizzazione, tele e collages di Amos Gitai.