Percorriamo attoniti 50 anni di appassionato collezionismo tra quadri, arredi e porcellane.
La pittura veneta del Settecento occupa un posto di rilievo all’interno della collezione, con opere di altissima qualità di artisti quali Cariani, Canaletto, Bellotto, Luca Carlevarijs, Francesco e Gian Antonio Guardi, Longhi, Michele Marieschi, Amigoni, Pittoni, Diziani, Pellegrini, Marco e Sebastiano Ricci, Tiepolo, Giambattista Cimaroli, Francesco Zuccarelli, Zais e molti altri ancora, per non parlare di artisti stranieri gravitanti in area veneta, come Johann Richter, e Heintz.

Ma non è solo la pittura veneta ad esprimere l’alta qualità della collezione: vi sono rappresentate con opere di altrettanta qualità anche altre scuole italiane come la genovese, la romana, la napoletana, l’emiliana. Basti pensare, tra gli altri, a capolavori assoluti di artisti come Guido Reni, Alessandro Magnasco – presente con sei opere – Luca Giordano – con cinque opere -, Vanvitelli, Paolo Pagani, Paolo De Matteis, Michelangelo Cerquozzi, Antonio Joli, Francesco Londonio, Giovanni Paolo Pannini – con sei opere, in gran parte firmate e datate.

Nella sezione contemporanea si possono ammirare opere di Savinio, De Chirico, Fontana, Severini, Guttuso, Boldini, Balla, Kandinsky.

Tra i mobili spiccano commodes napoletane con ripiani in marmo, cabinets tedeschi con interni intarsiati a pannelli policromi, secretaires francesi, cassettoni, trumeaux, scrittoi, consoles, comodini. Anche l’arredo veneto è ben rappresentato in mostra da alcuni pezzi pregiati del Settecento provenienti dalla ex-casa reale italiana. Si contraddistinguono per bellezza, esemplari di Giuseppe Maggiolini, il più grande ebanista ed intarsiatore del mobile italiano settecentesco, ma anche mobili firmati, di Francesco Abbiati e di Charles Topino, di Giuseppe Maria Bonzanigo, di Étienne Levasseur o David Roentgen.

La collezione di porcellane e ceramiche – un buon nucleo delle quali proviene dalla collezione di Caterina II – è estremamente ricca non solo per quantità – solamente un servizio realizzato in Cina nel XVIII secolo si compone di più di 400 pezzi – ma soprattutto per qualità – al punto da tenere il passo con quelli più noti conservati nei musei europei.


“Fascino del bello. Opere d’arte dalla Collezione Terruzzi”
fino al 20 maggio 2007
Roma, Complesso del Vittoriano
Costo del biglietto: € 8,00 intero; € 5,00 ridotto
Orario: dal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30
venerdì e sabato 9.30 – 22.30
domenica 9.30 – 19.30
Per informazioni: tel. 06/69202049