Nel mondo dell’arte, la collaborazione tra istituzioni è sempre stata un momento significativo, capace di ampliare le prospettive del pubblico e offrire nuove interpretazioni delle opere d’arte. È esattamente ciò che sta accadendo fino al 30 giugno 2024, grazie a un’iniziativa senza precedenti promossa dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica e dalla rinomata Galleria Borghese di Roma.

L’obiettivo di questa collaborazione è ambizioso: permettere al pubblico di continuare a godere del ricco patrimonio conservato al primo piano della Galleria Borghese, nonostante i lavori di rinnovamento e tutela resi possibili grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Per fare ciò, cinquanta opere d’arte saranno trasferite nell’Ala Sud del piano nobile di Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali di Arte Antica.

Ciò che rende questa iniziativa straordinaria è il dialogo che si crea tra due collezioni che condividono una storia simile, intrecciata con le figure cruciali della vita politica e culturale romana del Seicento: Maffeo Barberini e Scipione Borghese. Questo dialogo non è solo storico e culturale, ma anche geografico, poiché le due istituzioni si trovano a breve distanza l’una dall’altra, nel cuore di Roma.

Tra le opere trasferite, troviamo alcuni capolavori assoluti dell’arte rinascimentale e barocca, ciascuno con una storia unica da raccontare. Si pensi al “Amor Sacro Amor Profano” di Tiziano, una delle sue opere più celebrate, che continua a catturare lo sguardo e l’immaginazione dei visitatori con la sua raffinata dualità. O al “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina, che con il suo realismo ritrae la dignità e la profondità dell’animo umano.

Ma non è finita qui: la lista di opere trasferite include anche la “Dama con l’Unicorno” di Raffaello, la “Madonna col Bambino” di Giovanni Bellini, la “Madonna con Bambino, san Giovannino e angeli” di Sandro Botticelli, e molte altre. Ognuna di queste opere continua a parlare al pubblico attraverso i secoli, offrendo nuovi spunti di riflessione e ispirazione.

Questa collaborazione non è solo un’opportunità per il pubblico di godere di queste opere straordinarie, ma anche un momento per approfondire la comprensione della storia dell’arte e delle connessioni che esistono tra le opere e i loro collezionisti. È un invito a esplorare il passato attraverso gli occhi degli artisti e dei mecenate che hanno plasmato l’arte e la cultura del loro tempo.

FOTO: Tiziano (Pieve di Cadore 1490 ca – Venezia 1576)

Amor Sacro e Amor Profano/Sacred and Profane Love, about 1514 circa

olio su tela oil on canvas,  cm 118 x 278

Galleria Borghese, Roma © Galleria Borghese