Una tuta da bowling anni ’50 o un fermatovagliolo a forma di Cascate del Niagara, una poltrona cinese rossa o uno stereo impolverato in legno: Richard è sempre a caccia di cose già esperite e vissute, le fiuta, le analizza, le vende, con l’entusiasmo ingenuo di chi è alla prima scoperta.
Una vita, la sua, che non ha molto di più da raccontare. Se non quando muore sua madre, che gli lascia una montagna di oggetti e un album di foto scattate dal padre che lo fanno riflettere molto sui suoi genitori. E, quando, nel suo amato negozio di Satori Junk, arriva Theresa, la dea indiscussa del riuso, che accoglie in un rifugio gli animali abbandonati. Una storia appasionante: lei è strana, bizzarra, umorale, Richard è dolcissimo e romantico, anche se si ditrae spesso tra i suoi amati oggetti di seconda mano…Una rara dote, quella del protagonista del romanzo, di ridare vita alle cose, di restituire loro l’anima. Perchè solo gli oggetti vissuti possono raccontare la storia di chi li ha posseduti. Nella società del consumo sfrenato.Pubblicato nel 2000, “Second Hand” ha avuto un clamoroso successo negli USA. Ne hanno parlato con entusiasmo Elmore Leonard, il «New York Times», «Publishers Weekly» e «Kirkus Review».Second hand
Micheal Zadoorian
Marcos y marcos